Nei giorni scorsi gli agenti di Zurich si sono visti recapitare sulla scrivania una lettera, con la quale la compagnia mandante chiede alla rete agenziale di concedere una delega a due dirigenti della Compagnia che potranno così operare sul conto corrente separato dell’Agenzia.
L’iniziativa ha fatto sobbalzare dalla sedia più di un intermediario, visto che l’art.54 comma 2 del Reg. Ivass n. 5/2006 prevede che il conto corrente o postale separato sia “intestato all’impresa o all’intermediario stesso espressamente in tale qualità”.
Immediato l’intervento del Sindacato Nazionale Agenti (SNA) che ha chiarito, per voce del presidente Claudio Demozzi “che nessuna disposizione di legge o regolamentare prevede che, ove il conto separato sia intestato all’intermediario, egli debba rilasciare alla Compagnia, o quest’ultima abbia diritto di esigere, deleghe ad operare sul conto agenziale”, salvo il caso in cui ciò venga espressamente concordato tra impresa e agente o sia previsto dal mandato sottoscritto da quest’ultimo.
Lo SNA ha più volte formalizzato ad Ania, Ivass e compagnie la richiesta di mantenere autonoma ed indipendente la gestione del conto corrente separato dell'Agente, strumento previsto espressamente dall'art. 117 del Codice delle Assicurazioni.
“In mancanza di accordi specificamente sottoscritti – afferma in una nota Claudio Demozzi - gli agenti Zurich non sono tenuti a sottoscrivere il documento predisposto dalla Compagnia, né ad inviarlo alla Banca come, se capisco bene, viene chiesto loro di fare. Secondo gli avvocati e secondo SNA, ciò vale a maggior ragione in caso di agenti plurimandatari, nel qual caso l’accesso della Compagnia al conto corrente agenziale comporterebbe un'inammissibile accesso della stessa a dati ed informazioni relativi all'attività svolta dall’agente per altre Compagnie e ad affari non appartenenti al portafoglio Zurich”.