
Nel 2024 la presenza di donne in ruoli di leadership nelle istituzioni finanziarie ha continuato a crescere, con una rappresentanza del 44% nei consigli di amministrazione e nei comitati endoconsiliari, rispetto al 42,9% del 2021. Questo dato emerge dall'analisi semestrale “EY European Financial Services Boardroom Monitor”, che esamina le competenze e le esperienze dei membri dei CdA nel settore finanziario europeo.
L’Italia si distingue con una quota femminile del 43,1% nei consigli di amministrazione delle società quotate, posizionandosi al secondo posto dopo la Francia e la Spagna. Inoltre, il gender pay gap nel settore finanziario italiano si attesta al 12%, inferiore alla media europea del 15%, segnalando un progresso nell'equità salariale. La remunerazione mediana delle donne nei consigli di amministrazione è aumentata del 30% negli ultimi cinque anni, passando da 128.912 dollari nel 2019 a 167.421 dollari nel 2023.
Stefano Battista Italy financial services market leader di EY, commenta: “L'Italia prosegue il suo percorso di crescita nella rappresentanza femminile nei consigli di amministrazione, con il 43,1% di donne nei CdA delle società quotate che operano nel settore finanziario siamo secondi solo a Francia e Spagna, dimostrando un impegno significativo verso l'inclusività. In un contesto sempre più dinamico, le aziende del settore dei servizi finanziari si sono avvalse delle nuove nomine per integrare competenze tecnologiche e di sostenibilità nei loro consigli di amministrazione, entrambe cruciali per affrontare le sfide del futuro. Questi sviluppi testimoniano un'evoluzione verso una governance più inclusiva e orientata alla sostenibilità e all'innovazione”.
Secondo Luca Galli, EY risk leader, financial services, “negli ultimi cinque anni, la remunerazione mediana delle donne nei consigli di amministrazione in Europa è cresciuta di quasi il 30%, un aumento superiore a quello registrato dai consiglieri uomini. Questo progresso è stato favorito dall'incremento della presenza di donne in ruoli di presidenza dell’organo amministrativo o dei comitati endoconsiliari, dato che testimonia una maggiore equità e inclusività nei nostri consigli di amministrazione. In Italia, il divario retributivo di genere nei CdA dei servizi finanziari è diminuito al 12%, un dato migliore rispetto alla media europea del 15%. La futura direttiva europea 'Women on Boards' prevista per il 2026 rafforzerà ulteriormente questi progressi, promuovendo una rappresentanza femminile ancora più equilibrata nei ruoli di leadership”.