
Banca Carige ha varato il piano industriale e sono previsti, oltre all’aumento di capitale, l’accorpamento di 80-90 filiali, 600 esuberi da realizzarsi con esodi incentivati e pensionamenti e l’assunzione di 150 giovani con contratto di apprendistato e l’estensione del part time. Il 2013 ha chiuso con una perdita di 1,76 miliardi di euro. Sul rosso, il più alto della sua storia, hanno pesato la svalutazione per 1,67 miliardi degli avviamenti e rettifiche su crediti per 1,09 miliardi.
La banca ha dato il via libera all’aumento di capitale per 800 milioni di euro. E una delle scelte indicate dal piano industriale è quello di portare tra il 2014 e il 2018 a seicento pensionamenti incentivati. La riorganizzazione di Banca Carige voluta nel piano industriale prevede nel 2014 “la fusione di Carige Italia in funzione della graduale evoluzione nell'arco di Piano verso un modello di Banca Unica, valorizzando le peculiarità dei singoli territori”.
Il gruppo Banca Carige controlla oltre a cinque banche e altrettante società finanziarie, anche due società di assicurazioni in cerca di acquirente.
L’istituto genovese, secondo quanto ha detto l’amministratore delegato Pietro Montani, avrebbe al momento ricevuto due manifestazioni di interesse. Ma i pretendenti dovrebbero salire di numero visto che la scorsa settimana si sono concluse le ispezioni Ivass in casa delle due compagnie. “Chiunque fosse stato interessato ha aspettato il bilancio della banca, quello delle assicurazioni e l’esito dell’ispezione Ivass. Come avrebbe potuto fare prima una offerta vincolante”? Montani ha auspicato una vendita in tempi rapidi e a un prezzo congruo.