
Gli attacchi cyber - in particolare quelli di tipo ransomware - sono sempre più frequenti e più aggressivi, afferma un report di Chubb.
Secondo l’edizione aggiornata al terzo trimestre 2019 del rapporto Cyber InFocus di Chubb intitolato “Adapting to the New Realities of Cyber Risks”, gli attacchi ransomware registrati nel 2019 hanno già superato il numero di quelli messi a segno in tutto il 208. Il report afferma che il numero di sinistri malware segnalati a Chubb, compresi gli attacchi ransomware, sono aumentati del 18% nei primi nove mesi dell’anno, a fronte di un incremento medio del 12% segnato negli ultimi cinque anni. Inoltre, all’aumento del numero di attacchi corrisponde un incremento del loro livello di sofisticazione. “Il ransomware non è nuovo, ma si è evoluto nel tempo”, ha commentato Michael Tanenbaum, responsabile dell’area cyber di Chubb per il Nord America. Tanenbaum ha spiegato che nell’attuale contesto, con le imprese produttive di ogni settore che affidano ai computer un sempre più ampio numero di funzioni, anche le più delicate, un attacco cyber può portare all’interruzione dell’attività per un lungo periodo di tempo, con effetti devastanti per la continuità del business.
Tanenbaum ha anche ricordato come alcune richieste di riscatto a seguito di attacchi ransomware siano cresciute in maniera esponenziale, di sei o sette volte rispetto alla media. Proprio per questo motivo le imprese devono essere maggiormente consapevoli dell’alto livello di sofisticazione raggiunto dagli attacchi ransomware, apprendere le best practice da mettere in atto per mitigare il rischio e identificare le soluzioni più adatte per proteggersi efficacemente da questo rischio. Il report afferma che il settore dei servizi professionali rappresenta il 30% del totale di incidenti ransomware segnalati a Chubb. Segue l’industria manifatturiera con il 23%. Chubb ha osservato che le aziende di servizi professionali hanno maggiori probabilità di essere colpite da attacchi di phishing a causa della loro dipendenza dalle e-mail, mentre le aziende manifatturiere sono obiettivi molto appetiti per via della loro necessità di ripristinare rapidamente le operazioni.