Dopo i rilievi sull’Rc Auto emersi dalla relazione annuale dell’Ivass in merito ai rimborsi legati al lockdown, il Codacons ha inviato una segnalazione a Ivass, Governo e Parlamento per chiedere un intervento urgente a tutela dei consumatori.
In una nota la stessa associazione dei consumatori sostiene che “a fronte di tre mesi di lockdown in cui le auto sono rimaste ferme a causa dei limiti alla circolazione, gli assicurati hanno continuato a pagare polizze Rc Auto e nessun indennizzo è stato loro riconosciuto, diversamente da quanto previsto per palestre, trasporti e altri ambiti in cui il Governo ha riconosciuto un rimborso in favore degli utenti. Una situazione di evidente squilibrio, che ha prodotto da un lato un danno economico pari a 3,9 miliardi di euro per gli automobilisti italiani, dall’altro un indebito arricchimento per le imprese assicuratrici, che hanno goduto di un crollo dei sinistri stradali”.
Con questa istanza il Codacons chiede a Ivass, Governo e Parlamento di adottare misure urgenti per obbligare le compagnie di assicurazioni a rimborsare i propri clienti per i 3 mesi di fermo delle autovetture. In caso contrario, conclude la nota, l’associazione si prepara ad una battaglia legale contro le imprese di assicurazioni, attraverso una denuncia penale per appropriazione indebita e una possibile class action da parte degli assicurati.