
“Covéa deve cambiare il suo modello di governance”. Questo in estrema sintesi il messaggio inviato nel dicembre scorso dall’Autorité de contrôle prudentiel et de résolution (ACPR), autorità di vigilanza francese per il settore bancario e assicurativo, a Thierry Derez, CEO di Covéa, “invitando” i consigli di amministrazione di SGAM Covéa e Covéa Coopérations, le due principali strutture del gruppo, “ad aprire una riflessione sul loro modello di governance e presentare all’ACPR le decisioni che ne deriveranno”.
Insomma, un tono formale secondo quanto riporta un articolo do “Les Echos”, ma alquanto deciso che non lascia spazio alle repliche e che richiede una decisione rapida. Nel mirino dell’Auhority: la concentazione di poteri. Un argomento sul quale ACPR ha lavorato negli ultimi tre anni con un lavoro di analisi e revisione sulla governance dei principali gruppi assicurativi.
All’interno di questo contesto l’ACPR ha presentato lo scorso settembre un rapporto finale che dettagliava diversi reclami riguardanti le strutture e il metodo operativo di Covéa.
Il gruppo, 4 ° assicuratore francese, si è distinto nell’estate 2018 per il suo tentativo di acquistare il riassicuratore Scor mettendo sul piatto una offerta da 8,4 miliardi di euro. Nel mirino dell’authority è finita la posizione prominente del Ceo del Gruppo e la complessa e complessa architettura nata dalla fusione di tre mutue (GMF MMA e MAAF). Nel dettaglio, l’ACPR richiede ora una chiara distribuzione dei ruoli tra SGAM Covéa e Covéa Coopérations che gestisce le filiali operative. Questa richiesta riguarda anche i consigli delle due entità, assicurando una chiara definizione delle funzioni di presidente delle due strutture da quelle del direttore generale. L’Authority chiede a Thierry Derez di dimettersi da presidente di una delle due società o da entrambe. Infine, l’ACPR mette in discussione il funzionamento e la composizione dei consigli di amministrazione, composto da “persone giuridiche”, che rappresentano le varie mutue.
Covéa avrebbe già creato un gruppo di lavoro sulla governance all’interno dei due consigli di amministrazione.