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Crif: in calo del 7,9% mutui e surroghe nel primo trimestre

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Giovedì, 11 Aprile, 2019 - 08:51
Autore: Gillespie

Dopo l’andamento piatto del 2018, secondo il Barometro Crif, nel primo trimestre dell’anno le richieste di nuovi mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane sono diminuite del 7,9% rispetto ai primi tre mesi 2018 in virtù del progressivo ridimensionamento dei mutui di sostituzione, che non riescono a compensare il trend dei nuovi mutui.

Secondo gli esperti di Crif, alla flessione del numero di richieste si contrappone la costante crescita dell’importo medio richiesto, che nel mese di marzo si è attestato a 130.032 euro, al di sopra del valore rilevato nel corrispondente mese del 2018 (+3,0%). Il valore aggregato relativo ai primi tre mesi del 2019, invece, risulta pari a 129.299 euro (+2,6%), il più elevato dal 2013 ad oggi.

“In entrambi i casi la dinamica in atto è riconducibile anche al progressivo ridursi del bacino di consumatori per i quali l'operazione di rottamazione dei vecchi mutui risulta ancora economicamente conveniente”, commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.

Un altro fenomeno da evidenziare, aggiunge Capecchi, “è la crescente richiesta dei mutui green per l'acquisto di abitazioni ad elevata prestazione energetica o per ristrutturazioni che implicano un upgrade di classe energetica”. Un trend che rappresenta una interessante opportunità per gli istituti di credito.

Nel I trimestre dell’anno le richieste hanno visto una concentrazione prevalente nella classe compresa tra 100.001 e 150.000 euro, con una quota pari al 29,3% del totale ma con oltre il 45% del totale dei presenti importi al di sotto dei 100.000 euro.

Il periodo in esame, rileva il Rapporto, ha visto uno slittamento delle richieste verso le duration comprese tra i 26 e i 30 anni (+2,6 punti percentuali) a cui corrisponde una parallela contrazione della classe compresa tra i 6 e 10 anni (-2,6 punti percentuali rispetto al 2018). Nel complesso, quasi 3 richieste su 4 prevedono piani di rimborsi superiori ai 15 anni mentre quelle di durata inferiore ai 5 anni, dove tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione, spiegano solamente lo 0,6% del totale, in ulteriore seppur lieve riduzione rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. 

Tag: 
CRIF
Mutui

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