Dopo un 2016 che aveva fatto segnare una performance positiva, con una crescita pari a +5,1% rispetto al 2015, la rilevazione del barometro CRIF relativa all’intero anno 2017 mostra un leggero ripiegamento del numero di richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese italiane, che fanno complessivamente segnare un -2,5% rispetto al 2016.
Nello specifico è proseguito anche nell’ultimo trimestre dell’anno il trend negativo già rilevato nei precedenti periodi di osservazione, che vede in contrazione in egual misura sia il comparto delle società di capitali (-5,0%) sia quello delle imprese individuali (-4,7%). La dinamica in atto va però interpretata tenendo conto della significativa contrazione delle richieste di rivalutazione dei vecchi rapporti di credito mentre, nel complesso, si registra una buona tenuta dei nuovi crediti richiesti dalle imprese seppur con differenze non trascurabili tra i diversi territori e settori.
Entrando maggiormente nel dettaglio, l’analisi condotta da CRIF consente di distinguere l’andamento del numero di richieste da parte di società di capitale e imprese individuali. Queste ultime, che per altro rappresentano la quota numericamente preponderante, hanno fatto segnare un calo più lieve (-1,3%) rispetto a quello delle società di capitali (-3,3%). I dati dell’ultimo trimestre in particolare, rilevano una contrazione delle richieste da parte delle società di capitali pari a -5,0% contro il -4,7% per le imprese individuali.
Altro dato significativo che emerge dall’ultimo aggiornamento del barometro CRIF è rappresentato dal calo dell’importo medio richiesto, che a livello di intero anno 2017 si attesta a 72.737 euro (-8,4% rispetto al 2016).
Entrando maggiormente nel dettaglio, però, si osservano trend opposti, con le imprese individuali che hanno mediamente richiesto 32.993 euro, facendo segnare una crescita del +3,3% rispetto all’anno precedente che tuttavia non riesce a compensare del tutto la flessione pari a -8,6% dell’importo richiesto dalle società di capitali, che si attesta a 99.870 euro.