
Resta ancora in sospeso il futuro dei 200 esuberi annunciati da Direct Line a Cologno Monzese. Il dialogo si sposterà ora in Spagna, negli uffici della Mapfre che ha rilevato nei mesi scorsi la compagnia italiana del telefono rosso.
Sindacati e dirigenti di Direct Line, dopo oltre un mese di scioperi e presidi, avrebbero concordato sulla necessità di raggiungere un’intesa che tenga presente le rivendicazioni dei lavoratori e le esigenze di razionalizzazione dell’azienda.
Le parti hanno deciso di convocare un incontro entro fine mese con la proprietà spagnola per approfondire il futuro aziendale e occupazionale del sito colognese, che oggi conta 800 dipendenti. Ci sarà poi un incontro finale con i rappresentanti di Direct Line alla presenza di Ania, per tentare un’intesa complessiva.
I lavoratori puntano alla tenuta occupazionale, alla reinternalizzazione di attività, come il contact center, a un accordo sul contratto integrativo, disdettato unilateralmente dalla società. Sul piatto hanno messo anche la solidarietà, per poter far rientrare i 200 licenziamenti.