Il cda di Generali ha approvato la strategia sul cambiamento climatico. Presa in fallo pochi giorni fa per il ruolo svolto come assicuratore delle principali centrali a carbone attive in Polonia, il gruppo triestino ha risposto prontamente, adeguando il proprio business con l’impegno della comunità nell’affrontare le grandi sfide globali, a cominciare da quella del cambiamento climatico.
La strategia approvata, a cui seguiranno specifiche policy, è in linea con i principi del Global Compact, cui Generali ha aderito da tempo, e della Paris Pledge for Action definita nell’ambito di COP 21, cui Generali ha aderito nel 2015. La strategia prevede azioni su investimenti e underwriting, che rappresentano le attività core del Gruppo. Per quanto riguarda gli investimenti, Generali, in qualità di asset owner (general account investment), aumenterà l’esposizione verso attività green, disinvestendo inoltre progressivamente dalle società legate al carbone. Rispetto all’underwriting, aumenterà l’offerta di prodotti a valenza ambientale, mantenendo un’esposizione minima al settore del carbone.
Il Group Ceo di Generali, Philippe Donnet, ha così commentato in una nota: “La tutela dell’ambiente e l’adozione di azioni efficaci per fronteggiare il cambiamento climatico rappresentano temi centrali per Assicurazioni Generali. Con questa strategia d’azione, che dà seguito a una serie di iniziative avviate da tempo, la Compagnia rafforza il proprio ruolo di leader come impresa responsabile, per contribuire a una società sana, resiliente e sostenibile.”
Con riferimento ai premi non-vita, Generali si impegna a sviluppare assicurazioni green. In particolare sarà aumentata la quota del portafoglio premi nel settore delle energie rinnovabili e incrementata l’offerta di prodotti a valenza ambientale, come ad esempio mobilità sostenibile ed efficienza energetica per il mercato retail e le Pmi. Allo stesso tempo Generali non effettuerà nuovi investimenti in società legate al settore carbonifero. Con riferimento all’attuale esposizione al settore del carbone, pari a circa 2 miliardi di euro, Generali dismetterà gli investimenti azionari e disinvestirà gradualmente da quelli obbligazionari, portandoli a scadenza o valutando la possibilità di dismetterli prima della scadenza. Il Gruppo applicherà delle eccezioni solo in quei Paesi dove la produzione di energia elettrica e per il riscaldamento sono ancora dipendenti, senza alternative significative nel medio periodo, dal carbone. Attualmente tali eccezioni ammontano ad una porzione marginale degli investimenti (pari circa allo 0,02% dei general account).