
Entro 2030 il 55% delle polizze assicurative emesse vedrà una componente di Intelligenza artificiale, è quanto presentato durante “Beyond Claims & Costumer Centricity”, l’evento organizzato da Italian Insurtech Association - l’associazione senza scopo di lucro che riunisce imprese attive nel settore assicurativo e non solo.
Secondo il campione analizzato da IIA – oltre 30 player tra grandi compagnie e i principali broker assicurativi italiani - l’intelligenza artificiale sarà rivoluzionaria per due comparti preminenti del settore assicurativo: la gestione dei sinistri e la customer centricity. Sebbene, come affermano i partecipanti alla ricerca, entro il 2030 oltre il 50% delle polizze avrà una componente di intelligenza artificiale, solo il 10% degli investimenti del settore riguarderà l’AI, e questo perché tale tecnologia è semplice da integrare all’interno della catena del valore.
È proprio sulla relazione con il cliente che si prevede un ulteriore impatto positivo: secondo i dati raccolti da IIA, l’82% delle compagnie e broker assicurativi ritiene che entro il 2030 l’esperienza di contatto e gestione del clienti sarà mantenuta e migliorata grazie a soluzioni di intelligenza artificiale, chatbot e co-pilot in primis.
L’intelligenza artificiale permette una personalizzazione senza precedenti dei prodotti assicurativi. Grazie all’analisi dei dati del cliente, le compagnie assicurative possono offrire polizze su misura che si adattano alle esigenze specifiche di ogni individuo. Questo non solo migliora l’esperienza del cliente, ma aumenta anche la probabilità che essi acquistino la polizza. Infine, tutte queste migliorie nell’esperienza del cliente possono portare a una loro maggiore fidelizzazione. I clienti che sono soddisfatti del servizio che ricevono sono più propensi a rinnovare la loro polizza e a scegliere la stessa compagnia assicurativa per altri prodotti.
“Entro 2030 più di una polizza su due avrà componenti di intelligenza artificiale e più dell’85% dei sinistri assicurativi sarà gestito da soluzioni di AI. Questo può darci evidenza di quanto rivoluzionario sarà l’impatto di questa nuova tecnologia sul settore assicurativo”, sostiene Simone Ranucci Brandimarte presidente e fondatore di IIA. “In particolare, nei prossimi cinque anni assisteremo a più miglioramenti riguardo la gestione clienti di quelli a cui abbiamo assistito negli ultimi 30. L’intelligenza artificiale avrà infatti il grande merito di mitigare uno dei problemi che affligge il mercato italiano, ossia la bassa conoscenza dei prodotti assicurativi da parte dei consumatori. Grazie all’AI sarà possibile mettere il cliente finale nelle condizioni di comprendere meglio il prodotto assicurativo e capire cosa gli serve, portando quindi i player assicurativi a creare prodotti sempre più tailor made”.