La pandemia da coronavirus sta ribaltando il mondo. Le strade sono deserte, la produzione è bloccata, si vive tra le quattro mura di casa. È tutto fermo, un’esistenza messa tra parentesi. Tutto, tranne l’attività dei cyber criminali che non si fermano neanche davanti alla più grande emergenza sanitaria nell’era della globalizzazione.
Gli hacker avrebbero infatti cercato di violare i computer dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. È quanto a rivelato a Reuters Flavio Aggio, Chief Information Security Officer dell’OMS, spiegando che l’identità degli hacker non è ancora chiara e che lo sforzo non ha avuto successo.
Tuttavia, ha avvertito che i tentativi di hacking contro l’agenzia e i suoi partner sono saliti alle stelle nei giorni della pandemia di Covid-19, in particolare a partire dal 13 marzo. Gli hacker hanno cercato di rubare le password di accesso dei funzionare OMS alle loro caselle di posta elettronica per avere accesso a informazioni su cure e test, che potrebbero essere usate sia per diffondere fake news, sia per vendere a carissimo prezzo informazioni che, oggi, hanno valore inestimabile.