
Un nuovo passo importante è stato compiuto dalla Commissione europea per contrastare il fenomeno delle cosiddette “navi fantasma”. Con la recente adozione della direttiva sul monitoraggio delle navi, l’UE ha stabilito l’obbligo per tutte le imbarcazioni che navigano nelle sue acque, anche se non accedono a porti comunitari, di fornire dettagli sulle proprie assicurazioni.
L’iniziativa ha l’obiettivo di garantire che ogni nave in attività nelle vicinanze dell’Unione sia coperta da adeguata assicurazione, assicurando al contempo la possibilità di monitorare e indagare su eventuali operazioni sospette. La Commissione sottolinea come la misura sia fondamentale per tutelare la sicurezza e ridurre i rischi derivanti da navi non assicurate o inadeguatamente protette.
Magda Kopczyska, direttore generale della mobilità e dei trasporti, ha evidenziato come questa decisione possa avere un impatto significativo, migliorando la preparazione dei paesi costieri europei di fronte alle minacce derivanti da imbarcazioni non conformi. La flotta di navi sanzionate ha infatti superato le 1.000 unità alla fine del 2024, con oltre 800 di esse risultanti prive di assicurazione. Preoccupa inoltre l’età media di queste navi, che si attesta sui 21 anni, ben oltre la media globale di 13 anni, aumentando il rischio di incidenti e danni ambientali causati da imbarcazioni obsolete e mal mantenute.