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Non si fermano a Cambridge Analytica i problemi per Facebook. Il giudice di San Francisco, James Donato, ha infatti certificato la richiesta di class action di un gruppo di cittadini americani.
Secondo gli utenti, Facebook avrebbe violato i dati biometrici di milioni di persone attraverso la tecnologia “tag suggestions”: si tratta di un sistema che confrontando immagini raccolte e archiviate in un database, riesce a individuare un amico presente in una foto senza che questo sia taggato.
La class action fa riferimento a una legge dell’Illinois, il “Biometric Information Privacy Act”, secondo cui le informazioni che identificano l’unicità di una persona sono da considerarsi di proprietà privata. Per l’utilizzo delle informazioni è necessario il consenso scritto. Ora il celebre social network rischia di dover far fronte a richieste di miliardi di dollari, anche se ha già fatto sapere di non aver alcuna colpa e che si difenderà con forza.