Nell’anno della pandemia è stato il boom del mondo digitale e dei social media. Tanto è vero che oggi in Italia 50 milioni di persone ovvero l’84% della popolazione, ogni giorno accedono a internet (+2% su base annua) e trascorrono online il doppio del tempo che spendono guardando la tv, mentre sette italiani su dieci, per un totale di 41 milioni di persone, il 68%, interagiscono sui canali social (+6%), utilizzati in maniera diversificata, a scopo di intrattenimento, informazione, condivisione e conversazione.
Il termine ultimo fissato dall’Unione Europea è il 15 maggio prossimo. Entro quella data WhatsApp dovrà fornire risposte chiare alle autorithy Ue per la privacy circa l’aggiornamento delle politiche per la condivisione dei dati con Facebook e informare adeguatamente gli utenti.
Continua la crescita senza limiti di Facebook che ha segnato nel terzo trimestre dell’anno un incremento dei ricavi del 22% a 21,47 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti.
Facebook annuncia un programma di sovvenzioni del valore di 2 milioni di euro rivolto a oltre 580 piccole imprese con sede a Milano e Roma (e zone limitrofe), dove il gruppo ha un ufficio. Il sostegno è una combinazione di contributi economici e crediti pubblicitari per aiutare le piccole imprese a riavviare, ristrutturare e risanare la propria attività in questo anno difficile.
La Financial Conduct Authority (FCA), Regulator finanziario britannico, ha emesso due comunicati per informare i consumatori che le società che utilizzano i social media per vendere assicurazioni auto, Fast Camel Car Insurance che opera su Facebook e @ carinsurance.lltd che si rivolge ai clienti su Instagram, non sono in regola.
Secondo la classifica stilata da #truenumbers è Generali la compagnia di assicurazioni italiana più amata sui social. Mettendo in relazione il “like” sulle pagine Facebook con il fatturato delle compagnie, si rileva che non vi è relazione tra la grandezza delle compagnie e il gradimento degli utenti.
Il Garante per la privacy multa Facebook con una sanzione da 1 milione di euro per aver violato la legge sulla privacy nell’ambito dello scandalo Cambridge Analytica, anche in Italia.
Si chiamerà Libra la criptovaluta di Facebook che ha già incassato il sostegno di oltre una decina tra fondi di investimento e grandi società, tra cui Visa, Mastercard, PayPal e Uber, secondo quanto riporta il Wall Street Journal.
Accelerata di Facebook in direzione criptovaluta. Secondo il Financial Times la società di Mark Zuckerberg avrebbe iniziato le trattative con la Commodity Futures Trading Commission (CFTC), autorità statunitense che regola i derivati, per discutere della creazione di una valuta digitale che consenta pagamenti sulla sua rete di piattaforme.
Oltre 70 gruppi diversi i cui membri compravano e vendevano di tutto – dai servizi di spam ai dati personali rubati, ai servizi di documenti falsificati, alla vendita di informazioni relative alle carte di credito – sono stati identificati su Facebook a seguito di un’indagine condotta da Talos, il dipartimento di intelligence sulle minacce informatiche e laboratorio di ricerca sulla sicurezza informatica di Cisco.
Continua il periodo difficile di Facebook che ha ammesso di aver memorizzato le password di centinaia di milioni di utenti in chiaro.
In cerca di nuove fonti di ricavi, Instagram ha lanciato in USA una nuova funzione che consente ai suoi iscritti di comprare prodotti direttamente sulla app di condivisione di immagini controllata da Facebook.
In vista delle prossime elezioni europee Facebook intensifica le azioni contro la diffusione di fake news. Con l’obiettivo di difendersi dalle interferenze che l’hanno colpita durante le presidenziali Usa del 2016, il social media obbligherà i partiti politici europei a registrarsi come inserzionisti in tutti gli stati membri della Ue.
Facebook? Le compagnie di assicurazioni Italiane lo usano malissimo. È quanto sostiene Nielsen dopo aver analizzato le pagine di Generali, Reale Mutua, UnipolSai, Cattolica Assicurazioni, Groupama, Vittoria Assicurazioni, AXA Italia, Zurich e Allianz Italia.
Altroconsumo e le organizzazioni partner in Belgio, Spagna e Portogallo hanno lanciano collettive risarcitorie contro Facebook nei rispettivi Paesi.