Dinamiche retributive, budget e inflazione, sono gli argomenti al centro dell'Osservatorio WTW 2023, che ha coinvolto negli ultimi 12 mesi 704 aziende per 409.000 osservazioni individuali ricevute.
A fronte di un aumento medio delle retribuzioni del 3,8%, con l'inflazione al 5,7% la retribuzione reale è scesa dell'1,9%, percentuale che dovrebbe essere in parte recuperata da una previsione di recupero del potere d'acquisto dell'1,5% per il 2024. Edoardo Cesarini, amministratore delegato di WTW Italia, ha osservato che “le retribuzioni sono cresciute negli ultimi 24 mesi a ritmi che non vedevamo da 20 anni”.
Tra 2022 e 2023 la dinamica della retribuzione fissa è risultata superiore al 5% per tutte le categorie contrattuali. Nello stesso periodo, la dinamica della retribuzione globale è risultata superiore per Quadri e Impiegati. Il +5,4% registrato quest'anno è superiore al +4,3% rilevato nei 12 mesi precedenti.
Distinguendo per categorie contrattuali, negli ultimi 24 mesi il fisso è cresciuto dell'11,2% per i dirigenti, del 10,6% per i quadri e del 9,3% per gli impiegati.
Gli incrementi della retribuzione fissa per settore vanno dal 4% del settore Manifatturiero all'8% del settore Engineering & Construction. Quelli per job family, invece, vanno dal 4,5% della famiglia Manufacturing al 6% del Marketing.
La qualifica contrattuale è uno dei fattori che impattano in maniera più rilevante sul Gender Pay Gap complessivo. Nel nostro campione 1 dirigente su 5 è donna, le aziende con presenza femminile pari a quella maschile tra i dirigenti sono il 16% del totale.
Il settore farmaceutico e la famiglia professionale HR presentano la percentuale maggiore di donne sul totale dei dirigenti. Il Gender Gap è ancora rilevante nei settori Electronic Equipment e Automotive e nelle aree professionali ICT ed Engineering.
In Italia, nel 2023, a livello generale gli aumenti medi sono stati pari al 3,8%, ma considerando l'inflazione al 5,7%, la retribuzione reale è scesa dell'1,9%.
L'Osservatorio 2023 di WTW ha preso in esame anche la recente Direttiva UE sulla trasparenza retributiva, che “rappresenta un'occasione per ripensare le politiche di people management al fine di costruire un vantaggio competitivo per le aziende”, ha affermato Maria Delli Pizzi, executive compensation e board advisory practice leader di WTW, che ha realizzato un'indagine volta a rilevare le modalità con cui le aziende si stanno preparando:
L'indagine realizzata da WTW mostra che:
- in Europa, 3 aziende su 4 comunicano già le informazioni relative ai criteri retributivi;
- quasi la metà delle aziende sta o ha programmato di pianificare una comunicazione volontaria dei divari retributivi, con una percentuale che sale al 75% in Italia;
- 7 aziende su 10 in Europa e in Italia sono in procinto di comunicare l'impegno in termini di equità retributiva al di fuori dell'organizzazione.