Bernard Belk, direttore della sezione “Food and agriculture” di Swiss Re, in un recente intervento ha fatto appello ai governi affinché forniscano dati ufficiali sugli eventi atmosferici e sui livelli annui di produzione dell’industria agroalimentare.
Le compagnie di assicurazione infatti necessitano di informazioni precise e sempre aggiornate per valutare al meglio i rischi e attribuire loro un prezzo adeguato. Questo perché il settore agricolo ha visto negli ultimi 12 mesi un forte aumento della domanda di prodotti assicurativi, causata dai diffusi cambiamenti nelle abitudini alimentari e dei sempre più frequenti disastri metereologici.
Il colosso delle riassicurazioni ha sottolineato che se gli enti pubblici concedessero libero accesso ai dati, un numero sempre maggiore di attori si affaccerebbe su questo mercato accrescendo così la competizione e ampliando l’offerta di soluzioni disponibili. Al momento le valutazioni delle compagnie si basano principalmente su modelli di stima della produzione per ettaro, mentre partendo dai dati effettivamente raccolti sarebbe molto più facile affinare le previsioni e studiare prodotti assicurativi ad hoc per ogni evenienza. Quello agricolo è un settore dalle grandi potenzialità, in quanto la sua importanza strategica è destinata ad aumentare sempre più a causa del crescente dibattito sulla sostenibilità delle modalità di approvvigionamento e di accesso alle risorse.
Polizze di copertura specifiche avrebbero grandi prospettive di trovare mercato soprattutto in quei paesi caratterizzati da coltivazioni intensive. Per esempio nelle Filippine, tipicamente soggette a inondazioni, gli agricoltori potrebbero acquistare coperture che garantiscano un risarcimento dei danni quando le piogge superano una certa soglia prestabilita di millimetri al giorno. Oppure in Australia i produttori di grano sarebbero interessati a proteggersi dal rischio di siccità, che se persistente causerebbe un crollo nelle quotazioni del cereale.
Per poter studiare queste soluzioni occorrono informazioni dettagliate, ma spesso le statistiche fornite dai governi sono carenti, poco dettagliate o sono pubblicate con forti ritardi. Avere la garanzia poter accedere a dati costantemente aggiornati motiverebbe molte nuove compagnie a entrare nel mercato e a farlo crescere.