
Swiss Re fa i conti con un anno difficile, dove pesano i danni degli uragani Harvey, Irma e Maria che hanno colpito Stati Uniti e Caraibi, così come dei terremoti del Messico.
Nei primi nove mesi dell’anno il colosso svizzero delle riassicurazioni ha infatti registrato una perdita netta di 468 milioni di dollari, contro un utile netto di 3 miliardi di dollari dello scorso anno.
Le calamità naturali dovrebbero complessivamente incidere per circa 3,6 miliardi di dollari, che salirebbero a 4 miliardi tenendo conto anche dei danni provocati dall’uragano Debbie in Australia e delle inondazioni in Perù durante il primo semestre.
Malgrado il forte impatto delle catastrofi naturali, i fondi restano "solidi", rileva Swiss Re. Il riassicuratore ha annunciato il lancio di un programma di riacquisto delle proprie azioni per un miliardo di franchi.
Swiss Re ha incassato tra gennaio e fine settembre premi lordi per 26,7 miliardi di dollari, il 5,1% in meno dell'analogo periodo precedente. Il calo rispecchia una selezione più severa dei rischi. In un contesto di continue pressioni sui prezzi, Swiss Re ha cominciato a rinunciare ad affari meno redditizi.