
Le oggettive difficoltà di mercato non hanno frenato la crescita di Allianz Italia che ha chiuso il 2017 con un utile operativo di 1,4 miliardi di euro, pari a un incremento annuo del 13%, mentre la raccolta è salita dell’11,1% a 15,7 miliardi di euro, grazie soprattutto al comparto Vita (premi +17,1% a 11,2 miliardi di euro) e il recupero dei Rami Danni (premi -1,3% anno su anno a 4,51 miliardi, in miglioramento però rispetto al -3,1% del primo trimestre 2017).
In miglioramento anche il combined ratio e su buoni livelli pure il solvency ratio. Nei rami Danni l’utile operativo è stato pari a 1,1 miliardi, mentre nel Vita è stato di 243 milioni, in calo del 4,1% sul 2016 che beneficiò di alcuni effetti straordinari positivi. “Allianz Italia, sotto la guida di Klaus-Peter Roehler, ha ottenuto nel 2017 risultati positivi, con premi totali in crescita, nonostante le sfidanti condizioni del mercato, e una solida profittabilità, che ci ha consentito di contribuire ancora una volta ai risultati del nostro gruppo e, per la nostra parte, alla ripresa del Paese”, ha detto Giacomo Campora, dal primo gennaio amministratore delegato di Allianz Italia.
La capogruppo tedesca ha segnato un calo dell’utile netto a 6,8 miliardi di euro (-2,3%), appesantito dalle catastrofi naturali e dall'effetto della riforma fiscale negli Stati Uniti, mentre i ricavi sono cresciuti del 3% a 126,1 miliardi, un risultato migliore delle attese.
Il 2017 è stato “per gli assicuratori l’anno più costoso di tutti i tempi in termini di disastri naturali”, ha detto Oliver Bate, ceo di Allianz.