
Secondo una recente indagine condotta da Willis Towers Watson, il 39% delle imprese italiane che prevede tra i benefit ai dipendenti l’utilizzo di auto aziendali permette di scegliere un veicolo eco-friendly.
Il 38%, inoltre, pone un limite alle emissioni di biossido di carbonio (CO2).
Quasi la metà delle imprese italiane intervistate (47%) ha inoltre in programma entro il prossimo anno una revisione delle proprie politiche in materia di mobilità, evidenziando come l’aspetto “green” sia uno degli aspetti fondamentali su cui porre l’accento oggi.
Una rinnovata attenzione all’ambiente emerge anche dal fatto che circa il 16% delle società consiglia ai dipendenti di ridurre le trasferte aziendali sfruttando i vantaggi delle videoconferenze, il 15% adotta incentivi all’utilizzo di veicoli che ottimizzano i consumi e il 13% attua provvedimenti volti a ridurre il consumo dei carburanti.
Rodolfo Monni, Senior Consultant di Willis Towers Watson, ha dichiarato: “Per le aziende, sia nazionali che internazionali, la scelta di auto sempre meno inquinanti è abbastanza scontata anche a causa dell’aumento delle tasse che molti paesi hanno previsto per veicoli con elevate emissioni di CO2. L’introduzione di questa politica fiscale rende oggi le auto eco-friendly molto più convenienti dei veicoli ad emissioni elevate.”
Stando ai risultati dello studio la stragrande maggioranza delle imprese italiane (il 91%) prevede l’utilizzo di auto aziendali, ma solo l’11% di queste permette ai dipendenti di scegliere fra l’avere il veicolo a disposizione e un rimborso alternativo in denaro. Il 75% delle aziende italiane infatti offre la sola opzione dell’auto aziendale, così come accade negli altri paesi. Solo pochi stati – Regno Unito, Irlanda, Norvegia e Svizzera - non seguono questo trend e prevedono un corrispettivo in denaro.
Monni aggiunge: “In buona parte d’Europa per un dipendente una somma in denaro è meno preferibile rispetto ai vantaggi fiscali che derivano dall’uso promiscuo dell’auto aziendale, senza dimenticare il fatto che si evitano gli oneri finanziari e i rischi che scaturiscono dal possedere un veicolo proprio. Altrettanto importante è la considerazione che ricevere le chiavi di un’auto comporta un riconoscimento sociale molto più elevato di quello assicurato con la somma di denaro.”