Asia
Uno degli obiettivi di Willis Towers Watson è quello di incrementare rapidamente la propria attività sul continente asiatico.
L’assicuratore britannico Prudential punta a raddoppiare i guadagni in Asia nel corso dei prossimi anni e per raggiungere l’obiettivo pensa a incrementare gli investimenti in nuove tecnologie.
Saranno i mercati dell’Asia sudorientale e dell’Africa le aree dove si concentrerà nei prossimi anni la crescita dell’industria globale takaful, secondo gli analisti del World Takaful Conference di Dubai.
Nonostante l’attuale fase di rallentamento e riassetto dell’economia cinese, il PIL in Asia è destinato a crescere del 5,8% quest’anno. Questo elevato livello di crescita non verrà riscontrato in tutta la regione, dal momento che alcuni Paesi come Indonesia e Singapore mostrano una certa vulnerabilità agli sviluppi economici regionali. L’India, invece, sembra aver assunto il ruolo di leader della crescita globale.
Con l’inizio del nuovo secolo l’indebitamento delle imprese dei Paesi emergenti ha conosciuto una crescita continua, con un’accelerazione significativa dalla crisi del 2008. Tanto è vero che tra il 2008 e il 2017 si è in pratica quadruplicato, con un aumento di circa il 25% del PIL.
Chubb e DBS Bank hanno annunciato di aver raggiunto l’intesa per avviare una partnership distributiva su 5 mercati asiatici: Singapore, Hong Kong, Taiwan, Indonesia e Cina.
Mentre le attenzioni sono rivolte ai danni provocati dall’uragano Harvey nel Texas (47 vittime e 100 mila immobili danneggiati), un evento catastrofale dalle conseguenze ben peggiori sta mettendo in ginocchio le popolazioni del sudest asiatico. Oltre un terzo di Bangladesh, Nepal e altre aree molto estese dell’India sono da giorni oggetto di alluvioni devastanti. Nel complesso si contano attualmente circa 1.200 morti, oltre a un incerto numero dei dispersi.
L’ultima indagine annuale di Coface sul comportamento di pagamento ha preso in analisi 2.795 imprese di Asia e Pacifico focalizzandosi su 8 Paesi: Australia, Hong Kong, India, Giappone, Singapore, Taiwan, Tailandia e su 11 settori di attività.
Tre importanti assicuratori del mercato dei Lloyd’s hanno deciso di unire le forze per formare un consorzio dedicato alle coperture per i rischi politici sul continente asiatico.
Il colosso assicurativo vita inglese Prudential ha chiuso l’esercizio 2016 registrando, per il settimo anno consecutivo, una crescita in doppia cifra per i profitti sviluppati in Asia (+22% a 2,2 miliardi di euro) che hanno spinto l’utile operativo del Gruppo a 4,85 miliardi di euro, pari a un incremento del 7% rispetto all’anno precedente.
Le tensioni politiche che caratterizzano il Mar della Cina, principalmente nelle aree Est e Sud, sono motivo di grande preoccupazione per tutto il settore marittimo, perché costituiscono un grave pericolo per le navi di passaggio su quel pezzo di mare.
Allianz ha firmato un accordo di bancassurance con Standard Chartered Bank che prevede la distribuzione di prodotti assicurativi Allianz nei comparti viaggi, incendio, auto ai clienti di Standard Chartered Retail Banking nei principali mercati dell’Asia.
L’epoca degli agenti di assicurazioni è ormai prossima alla fine, almeno in alcuni paesi asiatici. In un’intervista rilasciata a Bloomberg Mark Wilson, CEO del gruppo assicurativo inglese Aviva, ha detto che il numero degli agenti di assicurazioni in alcuni dei più sviluppati mercati asiatici potrebbe diminuire di oltre il 50% nell’arco dei prossimi tre anni.
Secondo quanto dichiarato da Eric Mogelof, responsabile del gruppo per la regione Asia Pacifica, nei prossimi due anni Pimco ha in programma l’assunzione di 20 nuovi dipendenti per ampliare la propria presenza nelle banche retail di Hong Kong e Singapore. L’obiettivo immediatamente successivo sono i mercati tailandese, malese e filippino.
Lombard Odier, una delle più importanti banche private svizzere, ha da poco siglato un accordo con la filippina UnionBank con l’intento di espandere il proprio business in Asia.