IT
Inviare un tweet: 0,2 grammi di CO2. Mandare una mail: 4 grammi di CO2. Con allegato: 50 grammi di CO2. Il mining dei bitcoin: 56,8 milioni di tonnellate di CO2 in un anno.
I leader globali dei servizi finanziari e assicurativi ritengono che le infrastrutture e le applicazioni IT di tipo legacy stiano ostacolando le loro aspirazioni in termini di trasformazione del business e gli obiettivi di automazione.
Secondo quanto emerso dal report annuale IT Security Economics di Kaspersky, nel 2021 la necessità di usufruire di competenze specifiche è stata una delle ragioni principali per assumere esperti di sicurezza di terze parti, come dichiarato dal 44% delle PMI e dal 50% delle enterprise in Europa.
Arriva a Milano Powercoders, l’accademia di programmazione informatica per rifugiati che, dal 2017, offre corsi intensivi e opportunità di inserimento in aziende operanti nel settore IT. Powercoders ha l’obiettivo di promuovere l’inclusione e l’inserimento lavorativo dei rifugiati più talentuosi contribuendo all’ innovazione digitale del paese in cui opera.
La principale sfida IT del 2021 per le imprese si chiama cyber security. L’ampio ricorso allo smart working e ai dispositivi personali dei dipendenti impone alle aziende un aggiornamento dei sistemi di protezione dagli attacchi, la definizione di un piano di disaster recovery in caso di problemi di sicurezza e lo sviluppo di competenze dedicate per analizzare e risolvere eventuali vulnerabilità nei sistemi informativi.
Dal 1° gennaio 2021, Olav Spiegel ha assunto il ruolo di Chief Information Officer (CIO) di Allianz Global Corporate & Specialty SE (AGCS).
La crisi sanitaria globale non fa sconti neanche al settore dell’information technology (IT) che a fine 2020 subirà una contrazione del 5,4% su base annua, scendendo a 3.608 miliardi di dollari a livello mondiale. Lo affermano gli analisti di Gartner, che tuttavia prevedono una ripresa nel 2021 del 4% a 3.754 miliardi.
La transizione repentina di molte aziende al remote working e l’esigenza improvvisa di gestire gran parte delle attività a distanza, a seguito dell’emergenza Covid, ha spostato di fatto in modo massiccio operazioni e processi in ambito digitale e fatto emergere nuove vulnerabilità in un brevissimo lasso di tempo. Si tratta di cambiamenti che avrebbero richiesto anni per essere implementati correttamente all’interno delle aziende, ma che hanno fatto irruzione senza possibilità di scelta e molto spesso senza un adeguato piano operativo, aprendo di conseguenza nuovi scenari di rischio.
Sono 1.346 le software house italiane che operano nel settore degli applicativi gestionali e rappresentano complessivamente un fatturato di 14,9 miliardi di euro.
Uno studio commissionato da Rubrik, la Cloud Data Management Company, a IDC evidenzia che oltre l’80% dei leader IT ritiene che la proliferazione dei dati sia uno dei problemi più critici da affrontare. Con un volume di dati destinato a più che raddoppiare ogni due anni, gli analisti di IDC prevedono che la sfida della gestione della proliferazione dei dati sarà sempre più complicata.
Nell’economia sempre più digitale, il grado di competitività delle imprese dipenderà da quello che IDC definisce il “digital reach”, ovvero la capacità di gestire servizi digitali ovunque il business lo richieda. Un requisito fondamentale per garantire il digital reach riguarda l’estensione dell’infrastruttura IT dal core all’edge. Tutte le aziende dovranno sviluppare la capacità di distribuire rapidamente le risorse IT in prossimità di dove vengono generati i dati.
La customer experience è sempre più un cruccio per il mondo delle polizze. Secondo i risultati di uno studio realizzato su scala mondiale da IDC Research, la spesa complessiva IT del settore assicurativo raggiungerà i 126 miliardi di dollari entro la fine del 2022.
Dalle stime di mercato dei ricercatori IDC (prima società mondiale di ricerche di mercato) entro il 2025 uomini e macchine potrebbero generare 175 zettabyte di dati che, se memorizzati su DVD convenzionali formerebbero 23 pile di DVD, ciascuna in grado di coprire la distanza terra-luna.
One Equity Partners (OEP), società di private equity che opera nel mercato delle aziende di medie dimensioni, ha trovato l’accordo per acquisire Lutech spa dall’azionista di maggioranza Laserline e altri sedici azionisti minori. Non sono stati comunicati i dettagli finanziari dell’operazione.
Nel corso del 2015 la spesa globale degli assicuratori destinata all’IT sarà superiore ai 100 miliardi di dollari.