Mediobanca
Guardando i numeri relativi al fatturato 2022 delle principali WebSoft mondiali, Mediobanca ha osservato che i 1.792 miliardi di euro generati sono stati pari a circa il 90% del Pil italiano. Il 70% dei ricavi delle WebSoft è stato prodotto negli Stati Uniti, il 26% in Cina e il 4% negli altri Paesi.
Secondo il numero uno di Banca Mediolanum Massimo Doris, che detiene una quota del 3,4% in Mediobanca, l’eventuale acquisizione di Banca Generali da parte dell’istituto di Piazzetta Cuccia “avrebbe senso per il gruppo, visto che sarebbe integrata una rete nell’istituto”.
Mediobanca si avvia a un importante appuntamento assembleare e in un’intervista al Corriere della Sera il presidente e ad di EssilorLuxottica, Francesco Milleri, ha spiegato che “Delfin rimane un investitore di lungo periodo, che cerca sempre di guardare oltre. Gli investimenti in Mediobanca e Assicurazioni Generali si sono rivelati ottimi, con incremento del valore e dividendi generosi. Abbiamo diverse priorità al momento e vogliamo continuare a tener fede al nostro ruolo di azionista stabile in tutte le società in cui siamo investiti”.
La società di credito al consumo di Mediobanca, Compass, ha ricevuto una sanzione da 4,7 milioni di euro dall’Antitrust per pratica commerciale scorretta aggressiva. Alla fine dell’istruttoria l’Antitrust ha rivelato che i consumatori potevano accedere a prestiti solo attraverso la sottoscrizione di polizze assicurative. Clienti che “sono stati condizionati a sottoscrivere polizze non connesse al finanziamento” pur di ottenerlo, scrive l’Autorità garante nella concorrenza nell’ultimo bollettino, pubblicato online il 30 dicembre 2019.
La revoca delle misure Antitrust previste nei confronti di Mediobanca, stabilite nel momento dell’operazione di acquisto di Fondiaria-Sai da parte di Unipol – dimostra che non esiste più alcun controllo di fatto di Mediobanca su Generali.
La sesta edizione dell’Osservatorio Cineas-Mediobanca sulla diffusione del risk management nelle medie imprese italiane evidenzia come le imprese che gestiscono i rischi nella modalità più evoluta siano passate dal 17,2% del 2016 al 37,5% nel 2018.
Si fanno strada le voci di un interessamento di Mediobanca nei contronti di Allianz Bank, società del gruppo assicurativo tedesco la cui acquisizione permetterebbe all’istituto di Piazzetta Cuccia di crescere nel segmento dell’asset gathering, dove è presente con CheBanca!.
Un vero e proprio incontro al vertice quello avvenuto l’altro pomeriggio in Mediobanca tra Leonardo Del Vecchio e il nuovo ceo di Generali, Philippe Donnet. Il numero uno di Luxottica, secondo azionista di Generali con il 3,17% (alle spalle della stessa Mediobanca che ha il 13,2%). “Si, ho visto Donnet. Sono contento della sua nomina. Vedrete che adesso Generali andrà bene. Preferisco la crescita interna, non mi piacciono tanto i geni”, ha dichiarato Del Vecchio che era accompagnato da Romolo Bardin, il ceo di Delfin (la hoding della famiglia Del Vecchio), che entrerà nel cda di Generali che sarà eletto dall’assemblea del prossimo 28 aprile.
Mediobanca nomina Philippe Dufournier Managing Director e Head of Lending and Structured Finance, carica in precedenza ricoperta da Massimo Di Carlo. Da Londra, Dufournier riporterà direttamente ad Alberto Nagel (CEO di Mediobanca e co-Head dell’area CIB) e Stefano Marsaglia (Executive Chairman e co-Head dell’area CIB).
Dopo l’uscita di Generali anche Mediobanca esce da Telco, la holding che controlla il 22,44% di Telecom Italia. Piazzetta Cuccia ha reso noto di aver “esercitato la facoltà di richiedere la scissione di Telco prevista dal patto parasociale, la cui esecuzione resta condizionata all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti”.
Per ripagare parte dei debiti subordinati Mediobanca, che complessivamente ammontano a 1,5 miliardi di euro, UnipolSai starebbe lavorando all’emissione di un bond da 500 milioni.