Reputazione
Una recensione online vale molto, sia in termini qualitativi sia in termini quantitativi. E più delle parole valgono le stelle che una persona lascia dopo aver ricevuto una qualsiasi prestazione.
La reputazione è una delle risorse immateriali più preziose per le aziende del mondo, secondo quanto sostiene il report “Safeguarding reputation – Are you prepared to protect your reputation?” realizzato dai Lloyd’s di Londra e KPMG.
Secondo l’analisi del Centro Studi ReputationUP, il 97% degli imprenditori afferma che la gestione della reputazione è la carta vincente per i loro business nel 2020. Di fronte alla crescente influenza della rete su abitudini e scelte, al proliferare di fake news e all’imperversare di attacchi informatici, l’attuazione di strategie per far crescere la reputazione online diventa quindi di vitale importanza.
Nell’era digitale anche una piccola gaffe può causare all’azienda danni immensi.
Unipol è la prima azienda italiana per reputazione nel settore finanziario (bancario e assicurativo) secondo la classifica 2018 Italy RepTrak® (indice presso l’opinione pubblica) diffusa oggi da Reputation Institute.
Dal Garante della privacy arriva un no alla banca dati online della reputazione. Il progetto per la misurazione del “rating reputazionale”, elaborato da una organizzazione articolata in un’associazione e da una società preposta alla gestione dell’iniziativa viola, secondo il Garante, le norme del Codice sulla protezione dei dati personali e incide negativamente sulla dignità delle persone.