
La reputazione è una delle risorse immateriali più preziose per le aziende del mondo, secondo quanto sostiene il report “Safeguarding reputation – Are you prepared to protect your reputation?” realizzato dai Lloyd’s di Londra e KPMG.
Il rischio reputazionale è cambiato in maniera significativa nell’arco degli ultimi dieci anni, poiché i profili di rischio delle aziende di ogni settore produttivo si sono evoluti molto rapidamente.
Secondo il report il brand e la reputazione aziendale rappresentano il 25,3% della capitalizzazione di mercato dei principali indici del mercato azionario del mondo, pari a 16,77 trilioni di dollari di valore per gli azionisti nel primo trimestre del 2019.
Inoltre, mentre le organizzazioni sono impegnate nella fase di digitalizzazione dei processi e dei servizi, aumenta il rischio di dover far fronte a minacce reputazionali che possono nascere sia internamente che esternamente.
Secondo i Lloyd’s la salvaguardia della reputazione è un aspetto fondamentale della gestione del rischio; un aspetto essenziale per la resilienza dell’organizzazione dal punto di vista operativo e finanziario.
Lo strumento assicurativo è una soluzione che consente alle aziende di trasferire il rischio reputazionali, attraverso prodotti creati su misura per la copertura di perdite che possono andare dai costi legali alla perdita di valore di mercato.
Il report ha inoltre esaminato come l’indennità di rischio sarà sempre più supportata da servizi aggiuntivi che aiuteranno le organizzazioni a valutare i rischi, costruire resilienza e fornire supporto dopo una crisi.
Il Covid-19 ha avuto un pesante impatto sul modo in cui le aziende identificano la reputazione e come la proteggono. Frantumata la definizione di resilienza finanziaria, commerciale e operativa pre-crisi pandemica, sono aumentate le probabilità di eventi reputazionali negativi.
Trevor Maynard, head of innovation dei Lloyd’s di Londra, ha detto che il mercato londinese fornisce già copertura per i rischi reputazionali e “sta sviluppando nuovi prodotti per aiutare a mitigare, a ridurre l’esposizione delle imprese a questi stessi rischi. Gli assicuratori hanno ora l’opportunità di diventare dei veri partner and-to-end per la gestione dei rischi reputazionali, andando ben oltre la tradizionale indennità di rischio e il consueto supporto per la gestione della crisi. Ci sono enormi opportunità di crescita per assicuratori e broker aiutando le organizzazioni nella gestione della reputazione aziendale”.
Paul Merrey, responsabile dell’area assicurazioni commercial & specialty di KPMG UK, ha aggiunto che “i rischi reputazionali affrontati dalle organizzazioni stanno diventando sempre più complessi e un approccio “one size” alla protezione non è funzionale. Gli assicuratori possono svolgere un ruolo chiave nel supportare le imprese, anche se per essere veramente efficaci ci aspettiamo nuovi prodotti basati su trigger più sfumati e adattabili alle esigenze di industrie e società specifiche. Proprio come l’assicurazione cyber è diventata fondamentale all’interno di un cambiamento del panorama del rischio, prevediamo che i prodotti per la tutela reputazionale diventeranno un punto fermo nel settore assicurativo nei prossimi cinque anni”.