Robot
I risultati di una ricerca condotta dall’Università di Pisa insieme agli Atenei di Londra, Malaga e Jena, da poco pubblicata da Scientific Reports, parlano chiaro: quando i robot sono più simili all’uomo, raccolgono maggiore fiducia dalle persone.
Il futuro è già alle spalle. Tra le tante conseguenze del coronavirus ci sono anche forti segnali che indicano alcuni asset strategici su cui puntare per il futuro. Ad esempio, tre italiani su quattro pensano che i motori elettrici e i droni commerciali siano tecnologie destinate a un rapido sviluppo, mentre per i satelliti la percentuale si abbassa al 66%, restando comunque tra le tecnologie che la maggioranza vede come le più promettenti, anche grazie all’avvento del 5G.
#RobotFriend, la campagna di Crowdfunding lanciata sulla piattaforma Eppela, ha raggiunto il primo importantissimo obiettivo. Sono stati infatti più di 100 gli utenti che hanno complessivamente donato 10mila euro.
Robotica, Intelligenza Artificiale, realtà virtuale, guida autonoma: le tecnologie stanno trasformando il mercato del lavoro e i giovanissimi sono quelli che più di altri dovranno interpretare questa evoluzione per farsi trovare preparati e sfruttarne le opportunità.
L’87% delle imprese italiane utilizzerà entro 3 anni robot di seconda generazione, sistemi avanzati in grado di automatizzare in maniera profonda l’attività industriale, consentendo a macchinari e dispositivi di prendere decisioni e compiere azioni in maniera autonoma, di auto-adattarsi ai cambiamenti della produzione o delle condizioni ambientali e di lavorare anche in situazioni di rischio.
Secondo uno studio di EY, il 55% delle aziende italiane sta implementando la robotica e il 57% l’intelligenza artificiale, mentre il 14% dei top manager dichiara che investirà nella blockchain.
Si parla tanto di robotica come del nuovo strumento per ottimizzare la produttività delle aziende in questo contesto sempre più competitivo, ma i lavoratori cosa ne pensano?
Robot, Intelligenza Artificiale, IoT e auto a guida autonoma non fanno più parte di scenografie di film fantascientifici, ma sono ormai parte del nostro presente e il loro impatto sulla quotidianità sarà sempre più incisivo, sollevando molti interrogativi sulla trasformazione della società, ma anche dell’economia e della politica.
Il futuro sarà sempre più in mano all’intelligenza artificiale. Secondo i dati di uno studio di Juniper Research, i “robo-advisor”, completamente automatizzati, avranno 987 miliardi di dollari di asset under management (AUM) entro il 2022.
Oltre la metà degli italiani, il 53%, ha paura di perdere il lavoro e di venir sostituito da un robot nei prossimi anni.
Per tutti gli intermediari di assicurazioni, non è certo un bel periodo. A giudicare da studi e previsioni varie, sembrerebbe infatti che la probabilità di essere costretti a lasciare il proprio lavoro per essere sostituiti da un robot entro il 2024 sia molto alta.