UniSalute
La gravidanza è sempre un momento molto delicato nella vita di una donna, una fase di cambiamento che richiede attenzioni particolari e l’accompagnamento di professionisti sanitari lungo tutta la durata della gestazione.
Lo stress è una condizione sempre più diffusa nel mondo contemporaneo, tanto che l’OMS lo ha definito come “Male del XXI secolo”.
L’importanza di prendersi cura e proteggere la propria salute è cresciuta notevolmente dopo gli anni di emergenza sanitaria e un numero crescente di persone pensa di tutelarsi con le polizze sanitarie integrative.
Con l’estate ormai alle porte, in molti ricorrono a diete e programmi di allenamento dell’ultimo minuto per rimettersi frettolosamente in forma in vista delle vacanze.
Le donne sono mediamente più attente alla prevenzione rispetto agli uomini, soprattutto in merito alle problematiche di salute tipiche del proprio genere, ma anche la prevenzione al femminile sembra aver sofferto l’impatto dell’emergenza sanitaria, visto che nell’ultimo anno appena un’italiana su due ha effettuato una visita ginecologica.
Italiani e prevenzione, un rapporto ancora complicato: lo conferma l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute in collaborazione con Nomisma, che ha indagato la propensione degli abitanti del Bel Paese a tenere sotto controllo il proprio stato di salute.
Secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, realizzata in collaborazione con Nomisma, tra il 40% di italiani che soffre di una patologia cronica, 1 su 6 necessita di assistenza, e nel 56% dei casi è fornita in tutto o in parte da un familiare, che svolge quindi il ruolo di caregiver.
Durante le fasi più dure della pandemia, accedere a cure e servizi sanitari si è rivelato per molti più difficile. Per chi soffre di patologie croniche, però, poter effettuare regolarmente controlli e visite con il proprio medico, monitorando così l’andamento della malattia e dei trattamenti in corso, è fondamentale.
Negli ultimi due anni l’attenzione dal punto di vista sanitario si è concentrata sulla pandemia e sugli effetti del Covid. Non poteva certo essere altrimenti, ma l’ultima indagine svolta dall’Osservatorio Sanità di UniSalute con Nomisma per fotografare lo stato degli italiani in ambito di salute e prevenzione, fa luce sulle malattie croniche.
Gli ultimi due anni hanno portato a una serie di cambiamenti nella quotidianità degli italiani e nei livelli di stress che hanno avuto ripercussioni dirette su umore e salute.
Un’estate di trionfi per lo sport nazionale ha forse dato un’immagine un po’ fasulla degli italiani, un popolo di sedentari che si trascina tra letto e divano dopo il Covid. Secondo l’Osservatorio Sanità realizzato da Unisalute con Nomisma, il 30% degli italiani non fa alcun tipo di attività fisica, un dato in crescita visto che gli “inattivi” prima della pandemia erano il 25%. della popolazione.
L’estate è finita e se durante le ferie gli italiani si sono concessi qualche vizio in più, adesso la parola dieta torna ad essere d’attualità. Un fatto che non sorprende, visto che più di un italiano su quattro (29%) dichiara di seguire una dieta o un regime alimentare controllato e che una quota analoga (29%) afferma che la seguirà nei prossimi sei mesi.
L’emergenza sanitaria in corso ci porta a pensare che oggi l’attenzione alle tematiche della salute e della prevenzione dovrebbe essere tra le priorità degli italiani, eppure il 63% dei nostri connazionali dichiara che tende a evitare di sottoporsi a visite mediche e di controllo. Lo rileva l’Osservatorio Sanità di UniSalute realizzato con Nextplora per indagare le abitudini degli italiani in ambito di salute e prevenzione.
Il 53% degli italiani ha annullato o ridotto a quelle indispensabili, le visite mediche che aveva programmato negli ultimi mesi. Una scelta determinata per il 23% dalle decisioni delle strutture sanitarie che, dovendo fronteggiare l’emergenza dettata dalla pandemia, si sono viste costrette a posticipare o addirittura cancellare parte delle visite.
UnipolSai decide di regalare ai suoi 10 milioni di clienti una copertura sanitaria UniSalute per far fronte alle possibili conseguenze del Covid-19.