UniSalute
Negli ultimi 12 mesi il 28% degli italiani ha avuto bisogno, personalmente o per un parente, di avvalersi di un servizio di assistenza domiciliare. Che fosse per un periodo temporaneo - a seguito di un incidente o di un ricovero - o in maniera continuativa per dare assistenza ad un anziano o a causa di una malattia cronica invalidante, più di un italiano su quattro si è dunque avvalso di un supporto terzo per l’assistenza a casa.
Secondo stime recenti l’utilizzo della telemedicina nell'integrazione fra ospedale e territorio potrebbe valere un risparmio di circa 1,4 miliardi l'anno(*). Allo stesso modo la completa diffusione della cartella clinica elettronica in Italia consentirebbe di risparmiare fino a 1,6 miliardi di euro l’anno, ma ad oggi è utilizzata solo dal 57% delle strutture sanitarie(**).
UniSalute avvia una serie di partnership per garantire ai propri studi dentistici convenzionati – e quindi ai propri clienti - materiali odontoiatrici di altissima qualità. La compagnia del Gruppo Unipol specializzata in assicurazione ed assistenza sanitaria e prima in Italia per numero di clienti gestiti, conferma il proprio carattere innovativo con queste partnership, una novità assoluta nel settore assicurativo.
Dal 1° settembre infatti i clienti della Compagnia del gruppo Unipol leader nell’assistenza sanitaria, possono accedere a condizioni vantaggiose al nuovo Circuito termale UniSalute.
UniSalute, compagnia del gruppo Unipol specializzata nella protezione della salute e Nivea, azienda leader nella cura della pelle, lanciano l’iniziativa “La protezione in ogni momento per te e la tua famiglia”.
Quando si parla di cure per la salute, lo scenario attuale vede una offerta pubblica sempre più ridotta a cui si aggiunge un numero crescente di cittadini che non riesce a sostenere tali spese di tasca propria. Il tale contesto il 63% degli italiani ha però chiaro quale potrebbe essere il soggetto terzo in grado di supportare pubblico e privati cittadini: le aziende. Quasi due italiani su tre credono infatti che le aziende debbano occuparsi di cure sanitarie per i propri dipendenti. A questi si aggiunge un ulteriore 18% a cui piacerebbe che le imprese fossero maggiormente coinvolte in questo aspetto di quanto lo siano ad oggi.
“Quando c’è UniSalute c’è tutto”, questa la campagna ADV realizzata da UniSalute, la compagnia del Gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria, presente nuovamente da qualche giorno su tutti i principali quotidiani nazionali, sui loro siti internet e, per la prima volta in assoluto, anche in radio.
La sanità pubblica soffre sempre più i tagli alla spesa, e si vede. Almeno a giudicare dalla percezione dei cittadini. Secondo la nuova ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, compagnia del Gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria, la qualità del servizio offerto dalle strutture pubbliche negli ultimi due anni è peggiorata. Così almeno è quello che percepisce il 47% degli intervistati mentre solo il 10% la ritiene migliorata.
Le difficoltà del contesto economico e i continui problemi legati all’occupazione impoveriscono sempre di più le famiglie italiane che per far quadrare i conti sono costrette a risparmiare anche sulla salute. È questo il quadro desolante che emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del Gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria.
Anche quest’anno UniSalute riceve l’“MF Innovazione Award” nella categoria “infortuni e salute” per uno dei prodotti lanciati nel 2014.
Nel contesto attuale in cui le dinamiche economiche, demografiche e sociali in corso evidenziano un crescente bisogno di forme di tutela, in particolare per la salute - ad integrazione e supporto di quelle offerte dal Servizio Sanitario Nazionale - non stupisce scoprire che quasi un italiano su due (48%) dichiari di essersi informato su quali misure integrative siano previste dal proprio contratto e che il 30% sappia che il proprio contratto di lavoro prevede una copertura per le prestazioni sanitarie (percentuale che sale al 37% tra gli uomini).
Oltre 20 miliardi di euro: a tanto ammonta oggi la spesa per le cure e l’assistenza legata alla non autosufficienza, secondo le ultime rilevazioni del Ministero della Salute.
L’Italia invecchia. Siamo il secondo Paese dopo la Germania per numero di anziani (Fonte: Istat “Noi Italia” 2013). E le statistichedicono che seguendo questo trend, nel 2030 un italiano su tre avrà più di 65 anni e i non autosufficienti passeranno dagli attuali 2,1 milioni a 3,5 milioni.
Agli italiani piacciono le terme. Negli ultimi tre anni infatti quasi un italiano su tre (29%) si è recato almeno una volta presso una struttura termale. A gradire questa destinazione sono soprattutto gli abitanti del Centro Italia (36%), mentre la percentuale più bassa si registra al Sud (21%).
Nonostante gli italiani siano molto attenti alla propria salute, le ristrettezze economiche li allontanano dai dentisti. È quanto rileva l'ultima ricerca dell'Osservatorio Sanità di UniSalute, compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria. Insomma andare dal dentista costa e se proprio non se ne può fare a meno, meglio rimandare e risparmiare qualcosa.