Anziani
Disabilità e anzianità sono un binomio sempre più stretto e complesso. Quattordici persone over 65 su 100 non sono autonome in attività della vita quotidiana come mangiare, vestirsi, lavarsi, spostarsi da una stanza all'altra e necessitano di assistenza di terze persone per i compiti basilari della giornata.
Si chiama UAF la start up tech italiana lanciata nel dicembre 2021 con l’obiettivo di ridurre la solitudine degli anziani abbattendo il muro sociale tra generazioni. UAF ha appena ufficializzato un round pre seed da 220mila euro attraverso investitori, fra i quali Riccardo Pozzoli e Riccardo Schiavotto.
I residenti in Italia over 75 al primo gennaio 2019 sono oltre 7 milioni (7.058.755), l’11,7% del totale della popolazione, donne nel 60% dei casi.
Salute e assistenza agli anziani rappresentano le principali voci di spesa per il welfare sostenute dalle famiglie italiane nel 2018, rispettivamente pari a 37,7 e 27,9 miliardi di euro su un totale di 143,4 miliardi (circa il 7% in più rispetto all’anno precedente).
Invecchiamento progressivo della popolazione, aumento degli over 65, incremento delle persone affette da malattie croniche in un contesto nazionale in cui le strutture dedicate agli anziani non autosufficienti sono carenti.
Sono partite ieri, 22 gennaio, le candidature per la quarta edizione dell’Aviva Community Fund, fondo benefico della compagnia assicurativa Aviva a favore delle organizzazioni non profit attive nelle comunità locali.
Le speranze di vita degli italiani continuano ad aumentare. La popolazione invecchia e “gli over 65 sono diventati circa 12 milioni di persone, di cui 6 milioni oltre i 75 anni di età. Ma preoccupa anche il numero di persone non-autosufficienti: 3.378.000 persone (circa l’8% della popolazione) che necessitano assistenza sanitaria continua. Una situazione esplosiva che impone misure urgenti”.
Presentati ieri, presso la sede di BNP Paribas Cardif di Milano, i risultati della ricerca commissionata dalla compagnia ad AstraRicerche, al fine di definire volto a definire come gli Over 65 vivono la loro ‘nuova età nel terzo millennio e come hanno modificato il loro stile di vita e le loro abitudini in diversi ambiti: dalla salute al rapporto con la tecnologia, dalla famiglia alla vita sociale e allo svago.
Altro che declino. Per gli italiani la terza età è sempre più un periodo di pienezza e possibilità, una fase in cui la vita ha ancora molto da offrire e dove poter realizzare progetti e sogni nel cassetto. E persino innamorarsi. Al punto che ben l’83% pensa che sia possibile, e ormai sempre più comune, iniziare una relazione autentica e soddisfacente dopo i 65 anni.
Il fatturato del settore Rc Auto “è destinato a calare nel medio lungo termine e noi puntiamo sulla diversificazione”. Sono parole di Alberto Tosti, da un anno direttore generale di Sara Assicurazioni che ha anticipato le strategie future della compagnia.
Nell’Italia che vede gli ultraottantenni superare i 4 milioni e in cui l’età media della popolazione è sempre più alta, cresce la necessità di tutelare il bene universalmente riconosciuto come il più prezioso: la salute.
Nel Regno Unito circa un lavoratore su sei (il 16%) ogni anno richiede permessi specifici per occuparsi dei parenti anziani. Secondo il Willis PMI Group, che ha condotto uno studio sui programmi di eldercare, questo trend dovrebbe essere preso in seria considerazione dalle aziende e dai titolari di attività imprenditoriali. A causa dell’invecchiamento della popolazione infatti oltre il 30% della forza lavoro ha più di 50 anni, dunque si trova potenzialmente ad avere almeno un congiunto - tipicamente un genitore - che necessita di assistenza quotidiana.
La British United Provident Association, la principale compagnia assicurativa anglosassone che si occupa di assistenza sanitaria, ha recentemente reso pubblici i risultati di uno studio condotto tra più di 7000 persone nel Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, Spagna, Cile e Polonia.
“La residenzialità per gli anziani: possibile coniugare sociale e business?”: per rispondere a questo interrogativo e stimolare il dibattito pubblico in un Paese dove gli anziani ospiti delle strutture residenziali sostengono rette troppo spesso insostenibili, Assoprevidenza e Itinerari Previdenziali hanno realizzato un Quaderno di approfondimento.