Ransomware
Akamai ha condotto un’analisi completa dei dati di un sondaggio tra 1.200 professionisti della sicurezza globale, con l’obiettivo di fare luce su tendenze specifiche della sicurezza informatica nei servizi finanziari, dove uno dei rischi principali è l’aumento dei ransomware.
La piattaforma di dati blockchain Chainalysis che fornisce software, servizi e ricerche ad agenzie governative, borse, istituzioni finanziarie e compagnie assicurative e di sicurezza informatica in oltre 70 Paesi, ha rilasciato il Crypto Crime Report dedicato al ransomware.
Si prevede che il mercato cyber cambierà marcia nel 2024, tra premi assicurativi in crescita, rischi e attacchi ransomware in aumento, secondo un report del broker californiano Woodruff Sawyer & Co.
Nell’ultimo report sul crimeware di Kaspersky sono state identificate e analizzate tre nuove minacce capaci di rubare dati e denaro. Lo stealer GoPIX che prende di mira i sistemi di pagamento PIX, lo stealer multifunzionale Lumar e il ransomware Rhysida. Dal momento che le minacce informatiche a carattere finanziario continuano ad aumentare, gli esperti invitano gli utenti a rimanere vigili.
Dopo due anni di perdite alte ma stabili, il 2023 vede l’aumento delle richieste di indennizzo per ransomware ed estorsione, secondo il report di Allianz Commercial, “Cyber security trends 2023: The latest threats and risk mitigation best practice – before, during and after a hack”.
Barracuda Networks, provider di soluzioni di sicurezza cloud-first, ha pubblicato il quinto report annuale sul ransomware, che analizza le caratteristiche degli attacchi ransomware realizzati tra agosto 2022 e luglio 2023.
Secondo il terzo rapporto annuale “Coming of Age” sugli andamenti della cyber insurance realizzato dal broker internazionale Howden, la prima metà del 2023 ha visto un aumento significativo degli attacchi ransomware: la frequenza è aumentata di quasi il 50% rispetto al corrispondente periodo del 2022.
Attacchi cyber in grande crescita nel 2022, con i settori sanitario ed energetico del nostro Paese presi maggiormente di mira dagli hacker. A livello globale lo scorso anno si è registrato un forte incremento di attacchi a settori governativi e infrastrutture critiche e l’Italia è risultato essere uno dei Paesi maggiormente interessati dalla diffusione di malware e da attacchi cyber mirati.
Lo scorso 3 maggio l’Asl dell’Aquila è stata oggetto di un attacco ransomware sferrato da alcuni fuoriusciti dal collettivo filo russo Monti. Dopo aver rubato una serie di dati sensibili esfiltrati dai pc della Asl abruzzese, gli hacker hanno richiesto il pagamento di un riscatto di 2 milioni di euro in Bitcoin per la restituzione dei dati.
Il sito Business Insurance riferisce che le agenzie di sicurezza governative degli Stati Uniti e della Corea del Sud hanno lanciato giovedì scorso un alert su possibili attacchi ransomware della Corea del Nord contro le strutture sanitarie dei due Paesi e altre infrastrutture critiche.
Quali sono le aziende più colpite da attacchi ransomware nel 2021 e 2022? In quali aree geografiche? E in quali settori? Sono queste, in sintesi, alcune delle domande a cui intende dare una risposta.
Il ransomware rimane il principale rischio informatico per le aziende a livello globale, mentre gli incidenti che compromettono le e-mail aziendali sono in aumento e cresceranno ulteriormente nell'era del “deep fake”.
Una nuova ricerca globale commissionata da Cohesity, leader nella gestione innovativa dei dati, rivela che quasi la metà degli intervistati afferma che la propria azienda dipende da un’infrastruttura di backup e ripristino obsoleta per gestire e proteggere i propri dati. In alcuni casi, questa tecnologia ha più di 20 anni ed è stata progettata molto prima dell’attuale era multicloud e dell’ondata di sofisticati attacchi informatici che colpiscono le aziende a livello globale.
È la popolazione italiana la più colpita dagli attacchi ransomware in Europa. Lo rileva l’ultimo report di Trend Micro Research, sottolineando come nello scorso mese di marzo sono stati registrati circa 2,47 milioni di attacchi ransomware in tutto il mondo.
Uno studio pubblicato la settimana scorsa da Corvus Insurance, provider di soluzioni assicurative per le aziende basate sull’intelligenza artificiale, sostiene che nel 2021 gli attacchi ransomware, cioè l’installazione nei sistemi di un’azienda di un codice malevolo in grado di criptare tutti i dati della vittima salvo il pagamento di un riscatto, sono diminuiti nel 2021, rispetto all’anno precedente.