Ransomware
Gli attacchi ransomware rimangono tra le più temibili minacce informatiche per le organizzazioni a livello mondiale. È quanto emerge dal Data Breach Investigations Report 2018 (Dbir), realizzato da Verizon.
Il virus Wannacry ha infettato anche gli impianti della Boeing, una delle maggiori aziende produttrice di aerei a livello globale.
Le botnet continuano a impattare milioni di computer a livello globale, infettandoli con vecchie e nuove forme di malware.
Il 2017 è stato secondo gli esperti l’anno dei ransomware che hanno rimpinguato le tasche dei cyber criminali. Una ondata che continuerà a caratterizzare anche il 2018.
Se nel mondo assicurativo c’è un argomento che ha invaso ogni tavolo di discussione durante il 2017 questo è sicuramente stato il cyber risk. Un tema finito sotto i riflettori anche per via degli attacchi in grande stile come Petya e WannaCry che hanno acceso l’interesse anche dei più distratti sul potenziale distruttivo di simili azioni.
Allianz Global Corporate & Specialty SE (AGCS), centro di competenza assicurativa del Gruppo Allianz per il business corporate, si è associata alla statunitense Cyence per spingere al massimo le proprie capacità di analisi del rischio cyber a livello mondiale.
Un notevole incremento nelle attività di una nuova variante di ransomware denominata SynAck (o Syn Ack) è stato rilevato dagli esperti di sicurezza di Bleeping Computer. Il malware, individuato per la prima volta il 3 agosto scorso, ha avuto il suo picco di diffusione la scorsa settimana in diverse aree geografiche, prevalentemente in: Stati Uniti, Sud America (Brasile e Argentina), Europa (Regno Unito, Svizzera, Belgio), Asia (India, Singapore, Indonesia), Australia.
Dopo il ransomware attack WannaCry, che il mese scorso ha colpito migliaia di aziende in tutto il mondo, ci si attendeva una impennata della vendita di assicurazioni per la tutela dai cyber risk.
In base ad una nuova ricerca dei Lloyd’s, il mercato assicurativo per i rischi speciali leader al mondo, le aziende colpite da un attacco cyber potrebbero dover sostenere una spesa molto più alta di quella prevista o per la quale sono preparate.
Il recente attacco globale di ransomware, denominato Wannacry, che ha colpito 150 Paesi del mondo, interessando tutti i settori produttivi, ha acceso i fari sul tema dei cyber risk scatenando un grande dibattito sulla necessità di soluzioni assicurative e riassicurative adeguate.
Il fenomeno ransomware è in grande crescita. Nei primi tre mesi dell’anno gli attacchi di ransomware via mobile (la diffusione di virus che blocca l’utilizzo del telefonino e chiede un riscatto) sono più che triplicati, raggiungendo i 218.625 casi rilevati, rispetto ai 61.832 del trimestre precedente.
L’agenzia Fitch Ratings si aspetta una crescita per il mercato delle assicurazioni cyber dopo l’attacco globale lanciato la scorsa settimana, ma suggerisce di non farsi prendere dall’ansia e di mantenere “un approccio cauto”.
Molte imprese europee e asiatiche non sono provviste di una copertura assicurativa adatta a tutelarle da attacchi informatici del tipo ransomware, come quelli lanciati a livello mondiale pochi giorni fa e che potenzialmente possono causare ingenti danni economici.