Ransomware
Un attacco cyber ha paralizzato le operazioni del gruppo INA, la più grande compagnia petrolifera della Croazia e proprietaria della più diffusa catena di stazioni di servizio del Paese.
Si chiama Nodera, il nuovo ransomware anomalo scoperto dagli esperti di cyber security nei forum del SANS ISC InfoSec. Nodera è basato su framework Node.js (usato per realizzare applicazioni Web in JavaScript) e colpirebbe il sistema operativo Windows, seppure sia ancora in fase di sviluppo in quanto il malware presenta delle evidenti incongruenze.
La cyber security ha conosciuto nel 2019 diversi cambiamenti, alla luce dei quali Sophos, azienda inglese che si occupa di sicurezza informatica, ha identificato 4 punti di attenzione per il 2020.
Il 2019 va agli archivi come l’anno degli attacchi ransomware rivolti alle amministrazioni comunali di tutto il mondo. Negli ultimi mesi sono finite nel mirino almeno 174 istituzioni comunali e oltre 3.000 organizzazioni collegate, con un aumento del 60% rispetto al 2018.
Gli attacchi cyber - in particolare quelli di tipo ransomware - sono sempre più frequenti e più aggressivi, afferma un report di Chubb.
Un decryptor per il ransomware LooCipher è stato messo a punto dallo Z-Lab di Yoroi (società del Gruppo Cybaze) che ha come obiettivo quello di impedire ai criminali informatici di sfruttare lo strumento di ricatto per minacciare organizzazioni e aziende. Le funzionalità di questo malware sono piuttosto semplici, e tuttavia capaci di eseguire campagne estorsive su larga scala.
Tre la principali armi utilizzate dagli hacker prende consistenza il phishing che ha registrato un incremento del 250% tra gennaio e dicembre 2018, mentre gli attacchi ransomware sono calati di circa il 60%. Sono questi i nuovi dati del Microsoft Security Intelligence Report (SIR), il rapporto che offre una panoramica completa delle minacce informatiche del 2018.
Secondo un nuovo studio del progetto Cyber Risk Management (CyRiM), un attacco ransomware globale potrebbe costare alle imprese europee fino a 76 miliardi di dollari. CyRiM è un’iniziativa pubblica-privata con sede a Singapore, della quale i Lloyd’s sono tra i soci fondatori, che si occupa di valutare i rischi cyber a livello mondiale.
La nuova frontiera dei cyber criminali si chiama “sextortion”. Succede sempre più spesso di vedersi arrivare email da persone sconosciute che affermano di essere in possesso di informazioni compromettenti, con la minaccia di segnalare numerose attività illecite.
Gli attacchi ransomware rimangono tra le più temibili minacce informatiche per le organizzazioni a livello mondiale. È quanto emerge dal Data Breach Investigations Report 2018 (Dbir), realizzato da Verizon.
Il virus Wannacry ha infettato anche gli impianti della Boeing, una delle maggiori aziende produttrice di aerei a livello globale.
Le botnet continuano a impattare milioni di computer a livello globale, infettandoli con vecchie e nuove forme di malware.
Il 2017 è stato secondo gli esperti l’anno dei ransomware che hanno rimpinguato le tasche dei cyber criminali. Una ondata che continuerà a caratterizzare anche il 2018.
Se nel mondo assicurativo c’è un argomento che ha invaso ogni tavolo di discussione durante il 2017 questo è sicuramente stato il cyber risk. Un tema finito sotto i riflettori anche per via degli attacchi in grande stile come Petya e WannaCry che hanno acceso l’interesse anche dei più distratti sul potenziale distruttivo di simili azioni.
Allianz Global Corporate & Specialty SE (AGCS), centro di competenza assicurativa del Gruppo Allianz per il business corporate, si è associata alla statunitense Cyence per spingere al massimo le proprie capacità di analisi del rischio cyber a livello mondiale.