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Argo Group International Holdings, underwriter internazionale con sede alle Bermuda, sceglie Malta come base strategica operativa delle sue nuove attività europee che avranno il marchio della neo costituita Argo Global Societas Europeas (SE).
Il gruppo finanziario assicurativo olandese Aegon ha cooptato nel board of management Adrian Grace, chief executive officer di Aegon UK. Si tratta di un riconoscimento importante per il manager che ha guidato il processo di trasformazione e riposizionamento, tuttora in corsa, sul mercato del business di Aegon UK.
Sul mercato assicurativo degli Stati Uniti i tassi assicurativi per i settori property e casualty sono in crescita.
Inaugurata a Parma, in Piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, una nuova filiale di Banca Reale, l’istituto di credito del gruppo Reale Mutua. Dopo l’apertura delle sedi di Torino, Borgosesia e Milano, il progetto di sviluppo del gruppo torinese, informa una nota, vede l'approdo nella seconda città dell'Emilia Romagna e proseguirà nel corso del 2012 con l'espansione in ulteriori città italiane.
Il Consiglio di Amministrazione di Vittoria Assicurazioni ha esaminato i dati relativi all’esercizio 2011. I premi contabilizzati globali ammontano a 937,6 milioni di euro, in crescita del 14,7%. I premi del lavoro diretto dei Rami Vita ammontano a 127,3 milioni di euro (-11,2%).
Continua il boom per il factoring: nel 2011 il mercato (turnover) ha raggiunto il livello record di 168 miliardi di euro, con una crescita del 22%. Il mercato italiano del factoring rappresenta circa il 10% del prodotto interno lordo e si colloca al 4° posto al mondo in questo comparto. Si aggrava intanto la lentezza nei pagamenti della Pubblica
Amministrazione alle imprese.
L’Isvap informa che è stata segnalata la commercializzazione di polizze Rc auto false intestate London & Edimburgh Insurance Co. Ltd società che non rientra tra le compagnie autorizzate o, comunque, abilitate all’esercizio dell’attività assicurativa sul territorio della Repubblica italiana.
Il gruppo assicurativo francese Axa ha chiuso il 2011 registrando un utile netto di 4,32 miliardi di euro, in crescita del 57% rispetto all’anno precedente.
Il fondo Sator guidato da Matteo Arpe e Palladio Finanziaria di Roberto Meneguzzo e Giorgio Drago scoprono le carte e confermano l’esistenza di una strategia comune alla base del forte rastrellamento di titoli Fondiaria-Sai effettuato nelle ultime settimane.
Estesa a tutto il 2012 e forse anche più la possibilità concessa alle compagnie di assicurazioni di non svalutare i titoli di Stato in portafoglio. Si tratta di una delle novità del testo Milleproroghe approvato in commissione Bilancio al Senato.
Un miliardo di euro per sostenere le Ipo. È la somma che nel prossimo triennio l’industria bancaria, attraverso linee di credito ad hoc, è pronta a mettere a disposizione delle Pmi che vogliono quotarsi in Italia. L’Associazione bancaria italiana e Borsa Italiana hanno siglato un’intesa, "IPO Bank Facility", per la concessione di linee di credito dedicate a imprese neo-quotate.
Ancora un intervento al ribasso delle agenzie di rating. Questa volta è Moody’s a colpire nove paesi europei. Il declassamento ha riguardato Malta, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna. Rivisti invece rivisto a negativo gli outlook di Austria, Francia, Regno Unito.
L’Unione Europea Assicuratori organizza un convegno dal titolo “Ruolo degli agenti di assicurazione nella conciliazione obbligatoria”. L’incontro si svolgerà a Verona il 24 febbraio, dalle 9.30 alle 13.30, presso l’auditorium Das Assicurazioni in via Fermi 9/b.
Catlin Group Limited, assicuratore e riassicuratore con sede alle Bermuda ma, soprattutto, il più grande sindacate dei Lloyd’s di Londra, ha chiuso il 2011 con un crollo dell’utile lordo a 71 milioni di dollari che, rispetto ai 406 milioni dell’anno precedente, significa un decremento dell’82% su base annua.
Le imprese italiane continuano a non avere accesso al credito e le cose non sono cambiate neanche dopo che le banche italiane si sono riempite di liquidità grazie ai prestiti a tassi di favore ottenuti dalla Banca Centrale Europea. Insomma, gli ingranaggi sono ancora inceppati e a farne le spese sono le imprese, soprattutto le medie e le piccole.