
Nel corso del 2018 le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail sono tornate ad aumentare, dopo il calo del 2017. Allo scorso 31 dicembre, l’Istituto, segnala un incremento del 2,5% su base annua, per un numero complessivo di 59.585 casi, 1.456 in più rispetto ai 58.129 dell’anno precedente.
Dall’analisi territoriale emergono incrementi al Centro Italia (+1.341), dove si concentra oltre un terzo del totale dei casi protocollati dall’Inail, al Sud (+618), dove le malattie professionali denunciate sono quasi un quarto del totale, e nel Nord-Ovest (+190). In calo, invece, il dato del Nord-Est (-435) e delle Isole (-258).
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (36.637 casi), insieme a quelle del sistema nervoso (6.681, con una prevalenza della sindrome del tunnel carpale) e dell’orecchio (4.574), hanno continuato a rappresentare anche nel 2018 le prime tre malattie professionali denunciate all’Inail. Seguite dalle patologie del sistema respiratorio (2.613) e dai tumori (2.461). Queste cinque malattie rappresentano quasi il 90% del totale dei casi denunciati all’Inail.
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail tra gennaio e dicembre sono state 641.261 (+0,9% rispetto allo stesso periodo del 2017), 1.133 delle quali con esito mortale (+10,1%). Secondo l’Istituto le denunce sono aumentate dell’1% nell’industria (502.156) e dell’1,4% nell’amministrazione pubblica (105.898 casi, tre quarti dei quali riguardano studenti delle scuole pubbliche statali). In calo l’agricoltura (-1,8%).
L’aumento delle denunce riguarda prevalentemente la componente maschile (+1,4%) mentre la fascia d’età fino a 34 anni è quella con il maggior aumento (+4%).