
Secondo i dati pubblicati dall'INAIL, nel 2024 sono state registrate 1.000 denunce di infortuni mortali nei primi 11 mesi, con un aumento di 32 casi rispetto al periodo analogo del 2023 (968), ma una lieve diminuzione rispetto al 2022 (6 in meno) e al 2021 (116 in meno).
L’incidenza di decessi ogni 100.000 occupati è scesa dal 4,32 del 2019 al 4,16 del 2024 (-3,7%), pur segnando un incremento rispetto al 2023 (+2,0%).
A livello nazionale, i casi mortali avvenuti in occasione di lavoro sono passati da 745 a 731, mentre gli incidenti in itinere sono aumentati, passando da 223 a 269, con un'incidenza sul totale delle denunce mortali che è passata dal 23% del 2023 al 26,9% del 2024. Tra i settori con i maggiori aumenti di decessi, si segnalano le Costruzioni (da 139 a 147), il Trasporto e magazzinaggio (da 97 a 99), e il Manifatturiero (da 96 a 94). In alcune regioni, come la Sicilia, il Lazio e la Lombardia, si è osservato un incremento significativo dei casi mortali.
Nel periodo gennaio-novembre 2024, le denunce di infortuni complessivi sono state 543.039, in aumento dello 0,1% rispetto al 2023, ma con una diminuzione dell'11,7% rispetto al 2019, periodo pre-pandemico. Le malattie professionali denunciate sono aumentate significativamente, con 81.671 casi registrati (+21,7% rispetto al 2023). Tra le patologie più comuni, quelle muscolo-scheletriche, nervose e dell'orecchio continuano a rappresentare le categorie più segnalate.
L'INAIL ha inoltre registrato un aumento delle malattie professionali soprattutto nel settore Industria e Servizi (+21,7%), Agricoltura (+22,6%) e nel Conto Stato (+10,9%).