
Secondo Kaspersky i criminali cyber hanno individuato nelle strutture sanitarie uno dei principali obiettivi per il 2020. A far gola sono le cartelle cliniche digitali. Infatti i cyber criminali puntano sulla mancanza di consapevolezza sui rischi legati ai processi di digitalizzazione e sulla scarsa conoscenza dei principi basilari della sicurezza informatica da parte del personale delle strutture sanitarie.
L’impatto del fattore umano sulle problematiche di cybersecurity è stato analizzato e quantificato nel tempo grazie a ricerche condotte da Kaspersky. Una di queste, condotta su dipendenti del settore sanitario negli Stati Uniti e Canada, rivela che quasi un terzo delle figure intervistate non ha mai ricevuto formazione in tema di cybersecurity.
Critica la mancanza di standard di sicurezza adeguati nei dispositivi medicali. Secondo Kaspersky serve che i produttori collaborino più attivamente con la community della sicurezza informatica e contribuiscano alla creazione di un ambiente sempre più sicuro per il mondo della “smart medicine”.
Kaspersky ritiene che nel corso 2020 verranno perpetrati molti attacchi ransomware mirati. Gli istituti medici si stanno trasformando via via in infrastrutture di tipo industriale. La perdita di accesso ai dati interni (come le cartelle cliniche digitali) o alle risorse interne (come le apparecchiature mediche connesse all’interno degli ospedali) potrebbero portare a un’interruzione dei servizi di diagnostica e persino dei servizi di pronto intervento. Per finire si stimano maggiori attacchi mirati verso istituti di ricerca medica e aziende farmaceutiche che conducono attività di ricerca innovative.