
È stato presentato durante i lavori del World Economic Forum, in corso a Davos, la ventisettesima edizione del sondaggio di PwC sui Ceo di tutto il mondo. Secondo un quarto degli amministratori delegati intervistati, l’utilizzo su larga scala dell'intelligenza artificiale generativa porterà a una riduzione dell'organico di almeno il 5% entro la fine del 2024.
I settori maggiormente a rischio perdita di posti di lavoro a causa dell’utilizzo di strumenti di AI generativa sono: media e intrattenimento, banche, assicurazioni, logistica.
Le imprese di ingegneria e di costruzione sono invece viste come quelle meno a rischio, così come le aziende tecnologiche. Circa il 46% degli intervistati ha affermato di aspettarsi che l'uso dell'intelligenza artificiale generativa aumenterà la redditività nei prossimi 12 mesi. Tuttavia, il 47% ritiene che la tecnologia porterà pochi o nessun cambiamento.
Gettando uno sguardo prospettico sul futuro, il 45% dei Ceo ritiene che la propria azienda non sarà più redditizia tra dieci anni se rimane sul percorso attuale.
Secondo il sondaggio la stragrande maggioranza delle aziende sta già compiendo alcuni passi verso la reinvenzione. “Tuttavia, anche se i Ceo tentano cambiamenti significativi ai modelli di business delle loro aziende, sono ancora più preoccupati per la loro sostenibilità a lungo termine”. Sebbene i Ceo si siano dichiarati più ottimisti riguardo alla crescita economica globale rispetto allo scorso anno, il 45% di loro non è ancora sicuro che le loro aziende riusciranno a sopravvivere per più di un decennio seguendo il percorso attuale. Secondo lo studio, l'impulso a reinventare si sta intensificando. I Ceo si aspettano nei prossimi tre anni una pressione maggiore rispetto a quella subita nei cinque precedenti dalla tecnologia, dal cambiamento climatico e da quasi tutti gli altri megatrend che influiscono sul business globale.