“La crescita dei tassi e quella dei prezzi hanno avuto impatti di rilevo sulle nostre compagnie di assicurazione attraverso, rispettivamente, la riduzione del valore di mercato delle attività e passività finanziarie e l’aumento dei costi dei sinistri. Grazie al principio della contabilità al valore di mercato che presiede al calcolo delle grandezze prudenziali, il rialzo dei tassi ha agito, come sempre, in modo pressoché parallelo sui due lati del bilancio delle compagnie; i rapporti di solvibilità si sono quindi ridotti solo in misura contenuta”, ha detto Luigi Signorini, presidente dell’Ivass, leggendo la relazione annuale sull’attività dell’Authority.
“Il mutato contesto ha tuttavia contribuito ad accrescere il rapporto fra riscatti e premi nel segmento Vita. Si è innalzata l’attenzione delle compagnie e del supervisore sul rischio di liquidità, sulla cui importanza mi ero già ampiamente soffermato l’anno scorso. Alla fine del 2022 l’indice di solvibilità per la media del sistema era sceso al 246%, un valore inferiore di circa cinque punti rispetto a un anno prima, ma tuttora elevato e in linea con la media europea. La diminuzione è dovuta al comparto Vita, sul quale ha pesato un significativo aumento del requisito connesso al rischio di estinzione anticipata dei contratti. Per le compagnie specializzate in questo settore l’indicatore è diminuito in media di oltre 25 punti, a poco più del 200 per cento; per le altre (Danni e “multiramo”) non vi sono state, in media, diminuzioni. All’adeguata patrimonializzazione delle compagnie hanno contribuito sia rafforzamenti di capitale realizzati dagli azionisti, sia minori distribuzioni di dividendi. I profitti si sono ridotti considerevolmente. Per la prima volta da dieci anni la gestione Vita ha chiuso complessivamente in perdita”.
Per quanto riguarda l’Rc Auto, Signorini ha spiegato che nel primo trimestre di quest’anno il prezzo medio pagato è stato di 368 euro, con un aumento del 4%. “La quota media di sconto in rapporto alla tariffa è considerevole, ma varia a seconda dell’area geografica di residenza dell’assicurato: il minimo si raggiunge nel Nord-ovest (30,9) e il massimo nel Sud (40,3), dove le tariffe di base sono in media più alte; entrambe le percentuali sono 10 in forte aumento dal 2014. Gli sconti elevati praticati al Sud sono associati a una maggiore diffusione della “scatola nera” (36 per cento, contro una media nazionale pari a 22), a sua volta legata ai premi di riferimento più elevati, che incentivano gli assicurati più prudenti ad avvalersi in misura maggiore di questo strumento. Le compagnie possono offrire su Preventivass, in modo trasparente, uno sconto per la scatola nera, ma finora di questa facoltà ci si è avvalsi solo in pochi casi”.