Data protection
Nell’economia sempre più digitale, il grado di competitività delle imprese dipenderà da quello che IDC definisce il “digital reach”, ovvero la capacità di gestire servizi digitali ovunque il business lo richieda. Un requisito fondamentale per garantire il digital reach riguarda l’estensione dell’infrastruttura IT dal core all’edge. Tutte le aziende dovranno sviluppare la capacità di distribuire rapidamente le risorse IT in prossimità di dove vengono generati i dati.
La sicurezza dei dati rappresenta una seria preoccupazione per i professionisti IT, secondo quanto emerge dal Report globale 2020 KPMG Oracle sulle minacce in cloud (Cloud Threat Report).
Sophos, leader globale nella sicurezza informatica di ultima generazione, ha annunciato i risultati della sua nuova ricerca “The State of Ransomware 2020”, che ha svelato come il costo totale per il recupero dei dati criptati durante un attacco ransomware raddoppi quando le aziende decidono di pagare il riscatto ai cybercriminali.
La catena di hotel Marriott è nuovamente finita nel mirino degli hacker. Se la prima intrusione del novembre 2018 aveva interessato i dati di 383 milioni di clienti, questo secondo attacco, iniziato a metà gennaio, sembra decisamente meno devastante, avendo messo a rischio i dati di 5,2 milioni di clienti.
Le automobili ad alto tasso tecnologico di ultima generazione sono diventate un enorme strumento di raccolta dati per via di sistemi elettronici sempre più sofisticati. In vista della revisione della legislazione europea sull’omologazione dei veicoli in calendario nel 2021 l’eurodeputata francese Karima Delli, presidente della Commissione per i trasporti e il turismo, ha parlato della questione nel corso si un incontro svoltosi a Parigi tra esperti di mobilità.
Una recente ricerca commissionata da Check Point® Software Technologies Ltd. (NASDAQ: CHKP), il principale fornitore di soluzioni di cybersecurity a livello globale, evidenzia come il GDPR stia avendo un effetto estremamente positivo sulle imprese europee. Check Point ha anche sviluppato una nuova applicazione dal nome GDPRate per guidare le aziende attraverso le componenti essenziali di un’efficace strategia di conformità al GDPR.
Il “Trend Radar” di Samsung rivela come gli utenti online siano sempre più attenti al tema del trattamento dei loro dati personali da parte delle aziende. La ricerca ha inoltre misurato il valore attribuito dagli italiani al modo in cui vengono trattati i dati, soprattutto in ambito mobile.
Condividere dati sul web su molteplici piattaforme digitali come siti di e-commerce, social network, siti di prenotazione di viaggi e molto altro espone, infatti, a numerosi rischi, confermati anche da una recente ricerca di Lexis Research per Europ Assistance, secondo cui il 90% degli italiani naviga quotidianamente, ma solo il 58% utilizza antivirus sul proprio smartphone e quasi la metà degli intervistati (49%) dichiara di utilizzare sempre la stessa password su siti e per servizi online diversi, compromettendo il livello di sicurezza dei propri dati.
Non sembra esserci possibilità di scampo. Anche senza navigare su internet i dati personali possono venire raccolti e schedati dalle aziende informatiche. È quanto racconta un ex consulente di Google, Joe Toscano, alla rivista Forbes. Toscano ha infatti spiegato che tra le informazioni raccolte dal browser Chrome erano presenti anche alcuni dati riguardanti i suoi nonni che, appunto, non hanno mai avuto modo di connettersi sulla rete web.
Continua a crescere la frequenza di attacchi cyber alle organizzazioni di tutto il mondo, ma aumentano anche i costi connessi a una violazione dati. Secondo il report annuale “Cost of data breach”, commissionato da IBM Security a Ponemon Institute, a livello globale le aziende devono fare i conti con danni mediamente pari a 3,92 milioni di dollari, che significa un incremento del 12% da cinque anni a questa parte.
Un decryptor per il ransomware LooCipher è stato messo a punto dallo Z-Lab di Yoroi (società del Gruppo Cybaze) che ha come obiettivo quello di impedire ai criminali informatici di sfruttare lo strumento di ricatto per minacciare organizzazioni e aziende. Le funzionalità di questo malware sono piuttosto semplici, e tuttavia capaci di eseguire campagne estorsive su larga scala.
Il 51% degli italiani è convinto che la maggior parte delle aziende non sia trasparente nella gestione dei dati e per questo motivo il 62% ha smesso di acquistare da brand che hanno agito in modo poco chiaro.
“La protezione dei dati personali e il Gdpr sono un pilastro fondamentale di un sistema regolatorio complesso, essenziale per lo sviluppo dell'economia digitale nell'Ue e al centro c’è la necessità di trovare equilibrio fra tutela delle libertà e dei diritti delle persone e la libera circolazione dei dati in tutta l’Unione”.
Il Garante della privacy dice basta alle notifiche generiche. In caso di data breach, le comunicazioni agli utenti dovranno fornire precise indicazioni su come proteggersi da usi illeciti dei propri dati, primo fra tutti il furto di identità.
Italia, Grecia, Belgio e Francia sono i Paesi europei che registrano la minor consapevolezza sull’esistenza del Regolamento generale della protezione dei dati (Gdpr). E’ quanto emerge da un Eurobarometro diffuso dalla Commissione europea, in occasione dell’anniversario dell’entrata in vigore del Regolamento generale della protezione dei dati (GDPR).