Lockdown
Delle quasi 800 mila imprese del commercio e dei servizi di mercato che hanno potuto ripartire con l’avvio della Fase 2, l’82% ha riaperto l’attività, il 94% nell’abbigliamento e calzature, l’86% in altre attività del commercio e dei servizi e solo il 73% dei bar e ristoranti, a conferma delle gravi difficoltà delle imprese impegnate nei consumi fuori casa.
Pur in un contesto difficile a causa del Covid -19, in cui i giovani si interrogano sugli effetti del lockdown sull’occupazione, Alleanza Assicurazioni, non si ferma: per garantire opportunità di impiego dà il via alla campagna #FattiAvanti, l’iniziativa di selezione e formazione per attrarre giovani talenti da avviare alla professione di consulente assicurativo.
La sicurezza è il tema centrale per le aziende impegnate a ripartire dopo il lungo lockdown. In questo senso vanno i principali sforzi di Uber, attraverso l’utilizzo della nuova tecnologia “Mask Verification” per controllare che autisti e corrieri indossino la mascherina e stanziamenti per dispositivi di protezione individuale, anche per i lavoratori in Italia.
L’epidemia Covid-19 sta rappresentando una dura prova per il Sistema Italia e per gli italiani; nonostante l’emergenza non sia ancora alle spalle, il Paese comincia a gestire i primi passi verso le riaperture e l’approdo a quella che viene da tempo definita “nuova normalità”. In questa situazione, secondo gli italiani, giocheranno un ruolo fondamentale tecnologia e nuove soluzioni sanitarie.
Le prime esperienze di ripartenza post Covid prospettano un mercato che per mesi potrà essere contraddistinto da un trend altalenante di aperture e lockdown, anche locali, il cosiddetto fenomeno “dance”, in cui ogni elemento della filiera produttiva porterebbe forte incertezza nella catena di approvvigionamento. Questo rappresenta per le aziende un grave problema, che può avere un impatto devastante sulla produzione e sulla redditività, già provate dal periodo di fermo obbligato.
Si dice che il lungo periodo di isolamento ci abbia cambiati, che un mutamento così radicale delle nostre abitudini non poteva che avere effetti sulla psiche delle persone, soprattutto quelle costrette a condividere con altre, spazi ristretti di poche decine di metri quadrati.
Uber Technologies ha comunicato il licenziamento di 3.700 dipendenti, pari al 14% della sua forza lavoro, nel tentativo di tagliare i costi dopo il crollo dell’attività per via delle iniziative di contrasto alla diffusione del virus che hanno praticamente bloccato la mobilità.
Che il coronavirus abbia costretto la popolazione italiana a cambiare le proprie abitudini è un fatto che è sotto gli occhi di tutti ma l’Italia, più di altri stati come l’Inghilterra o gli Stati Uniti d’America, ha vissuto un lockdown più stringente che ha visto vietare anche del semplice jogging all’aria aperta.
La CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e delle PMI) ha stimato una perdita dei ricavi delle imprese del 42% a fine 2020. Una crisi senza precedenti quella che risulta dal campione 14.000 imprese italiane.
GFK, la principale società di ricerche di mercato operante nel settore dell’elettronica, ha avviato lo scorso mese di febbraio un monitoraggio settimanale per analizzare gli effetti del Coronavirus sui mercati, i consumatori e i media.
Mentre l’Italia prova a ripartire dopo oltre due mesi di lockdown a causa del Covid-19, la nuova ricerca di N26, la principale Mobile Bank in Europa, rivela l'impatto che il virus sta avendo non solo sulla nostra vita quotidiana, ma anche sulle nostre finanze.
Pagano un prezzo salato al blocco della mobilità i concessionari d’auto. Secondo uno studio di Bain & Company e pubblicato sul numero di maggio di Quattroruote, ben il 70% dei dealer italiani potrebbero essere a rischio insolvenza.
Alla luce del pesante impatto economico legato alla crisi sanitaria, Aon ha annunciato una riduzione salariale per la maggior parte dei propri dipendenti di tutto il mondo, a partire dal 1° maggio.
Nonostante il blocco della mobilità imposto per fermare la diffusione del coronavirus, la maggioranza degli italiani non ha posticipato, o non intende farlo, il rinnovo della polizza Rc Auto.
Sicurezza e salute delle persone, mantenimento degli standard operativi e supporto a Clienti, Intermediari e Partner: ARAG SE, la Compagnia leader di mercato in Italia nella Tutela Legale, ha affrontato da subito l’emergenza Covid-19 focalizzandosi su queste priorità.