M&A
Secondo uno studio D&O Insurance Insights: Management Liability Today di Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) i dirigenti e gli amministratori delle aziende si trovano in una situazione piuttosto pericolosa poiché la loro responsabilità continua ad aumentare di anno in anno.
L’interesse per operazioni di M&A in Europa ha subito un rallentamento a seguito della decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea, secondo quanto emerso nella quarta edizione dell’European M&A Outlook, pubblicato da CMS in collaborazione con Mergermarket.
Secondo l’indagine Quarterly Deal Performance Monitor di Willis Towers Watson, nel terzo trimestre dell’anno in Europa, l’attività di M&A (fusioni ed acquisizioni) ha avuto un’accelerazione con un elevato numero di operazioni concluse, secondo un trend che se dovesse proseguire porterà entro la fine dell’anno ai massimi livelli degli ultimi cinque anni.
Nel corso del 2015 il numero di fusioni e acquisizioni in ambito assicurativo è cresciuto in maniera esponenziale in tutto il mondo. Un report realizzato dalla società Trimetric ha stimato il valore delle operazioni di M&A in 204,5 miliardi di dollari, pari a un incremento percentuale del 176% rispetto ai 74,2 miliardi del 2014.
Secondo uno studio di Clyde & Co. il numero di fusioni e acquisizioni conclusesi tra imprese assicurative ha subito un forte calo negli ultimi mesi, dopo il picco raggiunto nella prima metà del 2015.
Secondo l’indagine Quarterly Deal Performance Monitor (QDPM) di Willis Towers Watson, con dieci operazioni completate, per il secondo trimestre consecutivo il numero di mega deal M&A (del valore di oltre 100 milioni di dollari) ha raggiunto un nuovo massimo storico. Questo a fronte di cinque deal conclusi nello stesso periodo del 2015 e in un contesto di calo generale dei volumi di M&A durante il periodo.
Le condizioni “soft” del mercato continuano a essere il più grande motivo di preoccupazione per l’industria riassicurativa, secondo la ricerca globale sulla riassicurazione realizzata da Xuber, società specializzata in software assicurativi.
L’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea potrebbe favorire i processi di merger & acquisition nel settore assicurativo.
La roadmap per la progressiva liberalizzazione dell’economia della Malesia influenzerà positivamente l’industria assicurativa del Paese, aumentando la competitività e favorendo il processo di integrazione con le economie del Sud-Est asiatico.
Secondo un report realizzato da Fitch Ratings sul mercato assicurativo della Turchia vi è un significativo rischio “riserve” per alcune compagnie danni, quelle più esposte nel ramo auto.
Alla luce dell’indagine* condotta da Willis Towers Watson M&A Risk Consulting e Mergermarket che ha visto il coinvolgimento di alti dirigenti assicurativi risulta che quasi la metà (42%) delle compagnie di assicurazione riconosce l’importanza cruciale che riveste l’integrazione culturale, così come l’assunzione e la retention dei dipendenti, per raggiungere il successo di operazioni di fusione.
Le operazioni di merger & acquisition che hanno caratterizzato il settore assicurativo nel 2015 hanno avuto un ritmo decisamente intenso e, secondo quanto prevede Standard and Poor’s la stagione delle fusioni e nuove acquisizioni continuerà a caratterizzare il mondo delle polizze anche nel 2016, seppure a ritmi più lenti rispetto allo scorso anno.
Secondo l’indagine Quarterly Deal Performance Monitor (QDPM) di Willis Towers Watson, il numero di deal M&A completati nel primo trimestre 2016 è il più basso da due anni.
La competizione per gli assets attrattivi andrà sempre più intensificandosi nei prossimi tre anni. Secondo un sondaggio condotto da Willis Towers Watson, in collaborazione con Mergemarket, la maggior parte delle compagnie di assicurazione (82%) ha già pianificato per il prossimo triennio di acqusire nuovi business; solo un terzo, invece, prevede di disinvestire effettuare disinvestimenti da alcune aree.
Secondo i risultati dell’indagine Quarterly Deal Performance Monitor (QDPM) di Willis Towers Watson, relativi all’ultimo trimestre dell’anno, gli acquirer dei deal conclusi nel 2015 hanno sovraperformato lo scorso anno il loro indice di 10,1 punti percentuali.