UK
La Grenfell Tower di 24 piani distrutta la settimana scorsa da un devastante incendio che è costato la vita a decine di persone era assicurata con la compagnia norvegese Protector Forsikring che fornisce copertura agli immobili del Borgo Reale di Kensington e Chelsea a Londra.
Il Gruppo Hyperion Insurance – di cui DUAL è il braccio sottoscrittivo – è stato inserito, per il sesto anno consecutivo, nella “Sunday Times International Track 200”, la classifica delle aziende britanniche mid-market con il più alto tasso di crescita delle vendite a livello internazionale. Dopo le 25 posizioni scalate lo scorso anno, il 2017 ha visto un ulteriore balzo in avanti di altre 17 posizioni: oggi il gruppo Hyperion occupa la 75esima piazza del ranking, con un incremento del business Oltremanica che, nell’ultimo biennio, sfiora il 54%.
L’assicuratore britannico Liverpool Victoria Friendly Society Ltd (LV=), dallo scorso mese di marzo a caccia di un possibile partner, ha detto di aver ricevuto la manifestazione di interesse di diversi possibili acquirenti della sua divisione di assicurazioni, del potenziale valore di 1 miliardo di sterline.
Il governo britannico ha congelato i beni detenuti nel Sud-Est di Londra da una impresa di assicurazioni nordcoreana, i cui proventi sarebbero stati utilizzati dallo stato comunista per finanziare il programma di armamenti nucleari.
L’Authority britannica Financial Conduct Authority (FCA) ha aperto un’indagine per vederci chiaro su sospette violazioni delle norme di antitrust dei top broker assicurativi nel ramo aviation.
Le compagnie britanniche hanno speso nel 2016 la ragguardevole somma di circa 830 milioni di euro in risarcimenti per danni subiti da animali domestici assicurati. È quanto comunica l’Association of British Insurers (ABI) che ha anche rivelato come il numero di sinistri verificatisi lo scorso anno rappresenti il massimo storico per il mercato britannico.
I broker assicurativi britannici sono ottimisti per quanto riguarda lo sviluppo del loro business nel corso dell’anno, ma per la prima volta dal dicembre 2015 si aspettano un calo delle “commission fee” e dei premi gestiti.
Un attacco informatico andato a segno lo scorso 28 febbraio ha mandato in crisi l’ABTA, l’associazione britannica dei tour operator e delle agenzie viaggio, che si è vista violare il proprio sito web. Un danno non indifferente visto che l’hacker ha potuto accedere ai dati forniti dagli associati e dai loro clienti. Si tratta di un incidente molto grave che riporta a galla l’importanza di un’adeguata tutela dagli attacchi informatici.
Sono almeno 30 le imprese di assicurazioni operanti nel Regno Unito che sono alla ricerca di una nuova casa in Irlanda, in modo da poter mantenere l’accesso al mercato dell’Unione Europea anche dopo l’uscita definitiva dall’Unione Europea della Gran Bretagna.
L’assicuratore inglese Legal & General ha chiuso l’esercizio 2016 con un utile ante-imposte di oltre 1,8 miliardi di euro per un incremento del 17% rispetto al 2015.
La compagnia assicurativa Standard Life e Aberdeen Asset Management, due tra le principali realtà scozzesi del mercato finanziario, daranno vita al primo fund manager britannico e uno dei principali player a livello mondiale, con oltre 760 miliardi di euro di asset gestiti.
Sul mercato finanziario e assicurativo di Londra continua ad aleggiare un velo di incertezza, dovuto alla Brexit. Anche se il clima, dopo lo sconcerto dei primi giorni si è decisamente stabilizzato verso posizioni meno allarmistiche.
Il gruppo assicurativo Axa lancia una nuova app (Vantage App) dedicata ai broker del Regno Unito che ha l’obiettivo di aiutare gli intermediari a comprendere al meglio i propri clienti e a informarli sulle ultime novità dei vari comparti di attività.
L’associazione dei broker di assicurazione inglesi (BIBA) sollecita il governo britannico a negoziare con i Paesi UE per garantire l’accesso al mercato unico in uscita e, inoltre, chiede di impegnarsi a non introdurre nuovi aggravi fiscali sui premi assicurativi.
Secondo una ricerca effettuata dal gruppo assicurativo inglese RSA, la Brexit non preoccuperebbe molto i broker del Regno Unito. Il 63% dei broker intervistati giudica infatti positivamente l’uscita dall’Unione Europea, mentre secondo il 32% la Brexit non avrà alcun tipo di ricadute per il segmento delle PMI e solamente il 17% pensa che invece le conseguenze saranno negative per il business delle aziende clienti.