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Studi e ricerche
La crisi non allenta la presa sui bilanci delle famiglie italiane, che però non rinunciano a progettare e a risparmiare per raggiungere i propri obiettivi. Perde appeal il mattone, superato per la prima volta nelle preferenze di investimento degli italiani dai prodotti finanziari, vuoi perché è alle spalle la fase più grave della crisi del debito nell'Eurozona, vuoi per la disponibilità sul mercato di una rosa di soluzioni innovative e "su misura" in base alle proprie esigenze. Tutto questo rivela la quarta edizione dell’Osservatorio ANIMA (la terza risale a gennaio di quest’anno), la rilevazione realizzata sul risparmio delle famiglie da ANIMA Sgr, il maggior operatore indipendente del risparmio gestito italiano, in collaborazione con la società di ricerche di mercato GfK Eurisko.
L’Osservatorio Assicurazioni Auto di Segugio.it rileva un’impennata nel tasso di disoccupazione tra coloro che hanno richiesto una polizza, cresciuti del 24% da inizio anno
La crisi economica spinge alla ricerca di strumenti innovativi per risparmiare sull'assicurazione auto. Secondo l'ultima edizione dell’Osservatorio mensile di Segugio.it, comparatore di assicurazioni online e di finanziamenti del Gruppo MutuiOnline, leader in Italia nella comparazione multimarca e nell’intermediazione di prodotti di credito ed assicurativi, tra gli automobilisti in cerca di un’assicurazione il tasso di disoccupazione ha subito una forte impennata proprio negli ultimi mesi.
Non si tratta di semplice disattenzione, semmai di un’attitudine psico-fisica. In pratica, dal momento in cui ci si siede al posto di guida di un’automobile si assume più o meno inconsapevolmente una prospettiva sbilanciata, molto focalizzata sulle altre automobili, che diventano l’unità di misura dello spazio circostante a discapito degli altri attori della scena. E i ciclisti diventano improvvisamente invisibili e a rischio di incidente.
Quasi 9 italiani su 10 sono convinti che il clima sia cambiato negli ultimi 20 anni e sono i più preoccupati dalle conseguenze del cambiamento climatico (92%, livello più alto fra i paesi europei); maggiore è la consapevolezza dei giovani sul fenomeno e sulle sue conseguenze (l’87% delle persone dai 18 ai 24 a livello globale, rispetto a una media del 75%). Secondo gli intervistati, le risposte al fenomeno devono essere comuni (il 77%). Anche le compagnie assicurative possono avere un ruolo nel ridurne i rischi correlati (65% contro il 61% della media globale).
Un post al volante può davvero costare caro, soprattutto se si sottovalutano i rischi che si corrono quando ci si distrae alla guida. Sempre attenta al tema della sicurezza stradale, Direct Line ha analizzato per il proprio Centro Studi e Documentazione i dati di un’allarmante ricerca sull’utilizzo del telefono al volante. Dallo studio emerge chiaramente come troppi italiani, ben il 17%, ancora utilizzino il cellulare mentre sono impegnati alla guida. Il dato, inoltre, si impenna fino al 24% del campione se si considera la fascia di età più giovane, dai 18 ai 24 anni.
In Europa sembra prevalere la tesi dei paesi nordici che invocano l'azzeramento delle provvigioni delle mandanti, ma quali ripercussioni può comportare questo modello per gli intermediari e quali vantaggi per il consumatore? Filippo Gariglio, presidente di Uea, propone un'analisi della questione e rilancia il tema dell'etica in vista del prossimo 40° Congresso Nazionale dell'Unione Europea Assicuratori.
Italiani popolo di sedentari. Il 40% degli italiani over 30 ammette di non fare mai alcun tipo di attività fisica o al massimo in maniera del tutto sporadica. Una istantanea impietosa sul nostro stile di vita che emerge da la nuova indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza ed assicurazione sanitaria.
Se nei film americani sono i motel il luogo preferito per riposarsi durante un lungo viaggio, nel Bel Paese invece il luogo preferito è senz’altro l’auto!
Un sondaggio del Centro Studi e Documentazione Direct Line rileva infatti che l’auto è stata usata dal 50% degli italiani almeno una volta nella vita come giaciglio di fortuna per riposare e riprendersi dalla stanchezza.
Italiani popolo “green”. Magari lo si pensava ma non si trovavano conferme. Ma è la fotografia scattata dall’ultima ricerca dell’ Osservatorio Linear dei Servizi a confermarlo. Rispettiamo l’ambiente e cerchiamo di inquinare il meno possibile. I dati Ocse parlano chiaro, le emissioni atmosferiche di sostanze inquinanti sono diminuite in Italia più che nella maggior parte degli altri Paesi OCSE ma, tuttavia, oltre metà delle 30 città europee più inquinate si trovano nella nostra penisola.
L’Italia va sempre più…a piedi. È quanto emerge dall’ultima edizione dell’Osservatorio mensile di Segugio.it, comparatore online di assicurazioni auto e moto del Gruppo MutuiOnline, che ha rilevato come gli Italiani rinuncino sempre più spesso a utilizzare la propria automobile per spostarsi. Complice la delicata fase economica che il Paese sta attraversando, la fotografia scattata da Segugio.it ritrae un’Italia sempre più immobile, non solo metaforicamente. Dai 10.890 chilometri annui dichiarati nel febbraio 2012 si è passati, infatti, ai 9.560 chilometri dello scorso mese. In termini percentuali equivale a un calo del 12,2% nell’arco degli ultimi 12 mesi, pari a ben 1.330 chilometri annui.
La musica in auto è da sempre compagna di viaggio e di mille avventure. Da soli o in compagnia, chi non ha mai intonato in macchina “Quel mazzolin di fiori”? Un sondaggio effettuato dal Centro Studi e Documentazione Direct Line rileva infatti che il 62% degli italiani ascolta musica mentre viaggia, una cifra intorno ai 24 milioni di automobilisti.
Stagione invernale inoltrata e condizioni climatiche avverse, ma sempre più spesso nelle nostre città incrociamo impavidi centauri in sella a scooter e moto. Sarà colpa del traffico sempre più spietato, dei parcheggi per auto diventati veri e propri miraggi e perché no? Anche per via del caro-benzina gli italiani scelgono come mezzo di trasporto alternativo lo scooter o la moto.
Il Centro Studi di Euler Hermes Italia, prima compagnia di assicurazione crediti, Gruppo Allianz, presenta un'ANALISI sui MANCATI PAGAMENTI delle Imprese italiane nel 2012.
Il Report sui Mancati Pagamenti è una ricerca trimestrale sugli andamenti dei pagamenti delle imprese italiane. Un’attenta analisi condotta su ogni singola Regione, comprensiva di un approfondimento per i diversi settori merceologici che ha come base il monitoraggio giornaliero dei pagamenti tratto dalla banca dati Euler Hermes Italia, costituito da circa 450.000 aziende.
Presentati a Milano i risultati della prima edizione dell’Osservatorio sul Risk Management nelle PMI italiane, realizzato dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, nell’ambito delle attività di ricerca della Cattedra Cineas di Global Risk Management, in collaborazione con the FinC - the Finance Centre e con Confapi Industria.
Obiettivo dell’indagine era, in particolare, analizzare lo stato dell’arte relativo alle pratiche di gestione del rischio adottate dalle imprese italiane non finanziarie di piccole e medie dimensioni, dunque studiare la loro cultura di rischio, i metodi scelti, evidenziare le aree di rischio più rilevanti, la frequenza dei controlli, l’intensità degli investimenti, la propensione al rischio (risk appetite).
Oculati sì, ma un po’ meno rigidi. I risparmiatori italiani, tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013, hanno messo in atto dal punto di vista economico strategie un po’ meno rigorose per realizzare i propri progetti di vita, continuando a tagliare le spese superflue, riducendo meno le spese importanti e soprattutto mettendo da parte per risparmiare e magari per investire. È quanto emerge dalla terza rilevazione dell’Osservatorio ANIMA (la seconda risale a ottobre 2012), l’indagine realizzata da ANIMA Sgr, il maggior operatore indipendente del risparmio gestito italiano, in collaborazione con la società di ricerche di mercato GFK Eurisko.