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Studi e ricerche
Atradius, tra i leader globali nell’assicurazione del credito, recupero crediti e cauzioni, presenta i risultati del Barometro Atradius sui comportamenti di pagamento tra aziende a livello internazionale, l’indagine giunta all’undicesima edizione che fa il punto sui comportamenti di pagamento nelle transazioni tra aziende in Italia e a livello internazionale.
I ritardi di pagamento e le insolvenze dei clienti, insieme alle prospettive di un peggioramento del rischio di credito commerciale, continuano a essere una delle maggiori preoccupazioni per le aziende in Europa occidentale. Secondo il Barometro Atradius, una media del 30% del valore totale dei crediti riguardanti scambi commerciali tra aziende è pagato dopo la scadenza. Di questi, il 20% è pagato dopo oltre due mesi dalla scadenza della fattura, e il 3% risulta inesigibile. La situazione in Grecia è la più tesa, con una media di crediti scaduti da oltre novanta giorni, ormai inesigibili, pari a più del doppio rispetto alla media per l'Europa occidentale. Gli intervistati in Europa occidentale, che si attendono un peggioramento del rischio di credito commerciale nei prossimi sei mesi, sono più del triplo di quelli che ne prevedono un miglioramento.
È più grave non conoscere le regole oppure scegliere deliberatamente di violarle? Sicuramente, quando si è alla guida di un’auto, entrambi i comportamenti sono pericolosi. Da quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Linear dei Servizi commissionata a Nextplora gli italiani conoscono il codice ma ammettono spesso di non rispettarlo. Nessuna esitazione infatti nell’indicare che la guida in stato d’ebrezza sia altamente irresponsabile e pericolosa secondo l’84% del campione intervistato, ma allo stesso tempo, dato allarmante, indicata come una delle infrazioni stradali più commesse sulle strade del bel Paese secondo il 32% degli automobilisti italiani. Stesso dicasi per quanto riguarda il “bruciare” il semaforo: ben il 73% è consapevole che sia altamente pericoloso ma di contro un 25% ammette che sia abitudine comune ignorarlo. Il copione non cambia nemmeno quando si parla di rispettare i limiti di velocità: un italiano su due condanna apertamente questo comportamento da pirata della strada, salvo poi ammettere che è addirittura l’infrazione che si commette più spesso (69%). Che dire poi delle cinture di sicurezza? Nonostante tutti sappiano che sono obbligatorie per legge, più di un italiano su due (51%) ammette di non utilizzarle in tutte le situazioni.
Il Centro Studi di Euler Hermes Italia, prima compagnia di assicurazione crediti, Gruppo Allianz, presenta l'aggiornamento (1° trimestre 2012) del Report sui Mancati Pagamenti delle Imprese italiane.
In questi primi tre mesi dell'anno è cresciuta la frequenza + 38% (numero mancati pagamenti) e la severità + 19% (importi medi), rispetto al primo trimestre 2011.
In allegato il comunicato stampa emesso da Euler Hermes e il documento che riassume i dati per Regione e per settore merceologico.
CeTIF ha pubblicato il rapporto di ricerca "Innovare l'area sinistri - Fase I: Modelli di servizio e operativi", che racchiude i risultati di una ricerca, svolta in collaborazione con RGI Group, condotta su base triennale a partire dalla primavera del 2011.
Sulla base delle informazioni fornite in via anticipata dalle imprese di assicurazione con sede legale in Italia, l’ANIA ha raccolto i dati statistici relativi ai premi lordi contabilizzati nel 2011 per il lavoro diretto italiano (escludendo cioè i premi connessi all’attività di riassicurazione e all’attività estera) dei rami Danni e dei rami Vita. I dati sono ovviamente da considerare provvisori.
In Italia continuano a crescere i mancati pagamenti: il numero è salito del 42% e gli importi medi del 17% nel 2011. Euler Hermes Italia, società del gruppo Allianz specializzata nell’assicurazione crediti, ha pubblicato i risultati di una ricerca trimestrale sugli andamenti dei pagamenti delle imprese italiane. Si tratta di un’attenta analisi condotta su ogni singola Regione, comprensiva di un approfondimento per i diversi settori merceologici avente come base il monitoraggio giornaliero dei pagamenti tratto dalla banca dati Euler Hermes Italia, costituito da circa 450.000 aziende.