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Studi e ricerche
Euler Hermes Italia ha presentato i dati dell’edizione 2014 del Report dei Mancati Pagamenti, una ricerca trimestrale sui trend dei debiti non onorati delle imprese italiane.
Secondo l’ultima edizione del Global Pension Assets Study di Towers Watson, nel 2013 i fondi pensioni globali nei 13 principali mercati sono cresciuti del 9,5% (rispetto al 6,9% del 2012) raggiungendo un nuovo massimo di quasi 32 trilioni di dollari. Prosegue quindi la crescita iniziata nel 2009 quando gli asset registrarono un aumento del 18%, in netto contrasto con il calo del 22% nel 2008 quando la raccolta fu appena di 20 miliardi di dollari.
Nel 2014, la crescita della Cina rimarrà stabile, sebbene in lieve rallentamento a 7,2 % su base annua. Il limitato obiettivo di crescita del PIL per il 2014 rispecchia la volontà del governo di accelerare le riforme. Ma esportazioni e investimenti dovrebbero migliorare, sulla scia della ripresa economica mondiale.
Aon Risk Solutions, l'unità di gestione del rischio globale di Aon plc, ha rilasciato la 2014 Terrorism and Political Violence Map, la mappa che ha l’obiettivo di aiutare enti ed imprese a valutare i livelli di rischio di terrorismo e violenza politica in tutto il mondo.
Pubblicità ingannevole o pubblico inganno?
Dall'analisi delle campagne mediatiche diffuse negli ultimi anni dai comparatori on line di polizze assicurative emerge un dato incontrovertibile: dei contenuti delle polizze non si parla. I concept scelti dai diversi soggetti puntano tutto su un unico fattore, quello del risparmio. Eppure si starebbe parlando di rischi...
La crisi economica continua a farsi sentire nei portafogli delle famiglie e a farne le spese sono anche le cure per la salute: gli italiani infatti, di fronte ai costi che devono sostenere per determinate prestazioni sembrano sempre più propensi a rinunciarvi, in attesa di tempi migliori.
Interruzione dell’attività e della filiera produttiva, catastrofi naturali, incendi ed esplosioni rientrano tra principali rischi che continuano a preoccupare le aziende globali all'inizio del 2014, secondo la terza edizione dell’annuale Allianz Risk Barometer, nell’ambito del quale sono stati intervistati oltre 400 esperti di assicurazione corporate provenienti da 33 paesi, inclusa l’Italia.
Le collaborazioni fra intermediari, sancite per legge proprio un anno fa, si confermano la chiave di volta per attuare una reale concorrenza nelle assicurazioni. Una sfida che, stando alle ultime rilevazioni condotte da Innovation Team, agenti e broker hanno saputo cogliere in questi mesi per competere con trasparenza e chiarezza d’intenti nel mercato.
È la Danimarca il Paese al mondo con il più efficace sistema previdenziale, sostenibile e che garantisce un robusto reddito ai pensionati. Il trionfo dei paesi scandinavi è confermato dal secondo posto dell’Olanda, mentre la maglia nera va all’Indonesia, a conferma delle difficoltà delle economie emergenti.
L’alluvione che nei giorni scorsi ha colpito la Sardegna è l’ennesima spia di un fenomeno che si ripete ciclicamente nel nostro Paese, con una forte concentrazione nei mesi autunnali. Osservando i dati pubblici raccolti e rielaborati da Milliman (società leader nella consulenza attuariale e strategica) si rileva il vertiginoso aumento delle alluvioni in Italia dal 1948 a oggi.
È necessario avvicinare le imprese al mercato dei capitali per superare il credit crunch e dare all’economia reale gli strumenti necessari per affrontare la crisi. Rispetto ad altri paesi, il sistema finanziario italiano è maggiormente banco-centrico e dominato da pochi campioni nazionali e soggetti con potenziali conflitti di interesse. Il settore dell’investment banking, che dovrebbe facilitare l’accesso per le imprese alle risorse necessarie allo sviluppo, per quanto già sottodimensionato si è ulteriormente ritirato a seguito della crisi finanziaria lasciando scoperte per lo più le imprese medio-piccole, che risultano meno appetibili dal momento che offrono limitate opportunità di penetrazione dei prodotti di investment banking.
Coface, compagnia internazionale di assicurazione dei crediti, pubblica il quinto studio annuale sulle prime 500 imprese in Europa Centrale e Orientale – Top 500 di Coface dei paesi CEE. Lo studio classifica le principali imprese della regione in funzione del loro fatturato e dell’analisi di altri criteri, come il numero di dipendenti, il contesto in cui operano le imprese, i settori e i mercati.
Secondo l’ultimo Report sui Mancati Pagamenti di Euler Hermes – compagnia del Gruppo Allianz specializzata nell’assicurazione crediti - nei primi nove mesi dell’anno i mancati pagamenti delle imprese italiane hanno registrato un forte calo sul fronte della frequenza, sia sul mercato nazionale (-13%) sia nel settore dell'export (-17%). In deciso aumento invece (+14%) gli importi medi (indicatore di severità) dei mancati pagamenti in Italia, che invece si contraggono (-11%) sui mercati esteri.
Italiani popolo di navigatori… del web! Ma per cosa lo utilizzano? L’ultima ricerca dell’Osservatorio Linear dei Servizi ne delinea lo scenario e offre la risposta: informazioni e acquisti. Ci si informa su tutto, a 360 gradi, il 74% afferma per esempio di consultare internet per conoscere cosa offre la propria città per il tempo libero; un 58% per sapere come muoversi con i mezzi pubblici. Ma non solo, un 60% lo utilizza per sbrigare pratiche burocratiche mentre un 23% usa internet come strumento per rimanere in contatto con la scuola dei figli.
“I tassi di interesse artificialmente bassi in molte economie sviluppate rappresentano una sfida per tutti gli investitori, sia istituzionali che individuali. Oltre ad ottenere nell’attuale contesto un rendimento reale molto contenuto - o addirittura negativo - sul debito sovrano, gli investitori corrono anche il rischio di realizzare perdite in conto capitale quando le banche centrali ricominceranno ad aumentare i tassi. Sebbene non ci aspettiamo che questo avvenga nell’immediato, i risultati della nostra indagine globale RiskMonitor evidenziano che gli investitori di tutto il mondo hanno ben presenti i rischi connessi alla politica monetaria accomodante e gli effetti potenzialmente negativi che l’inizio del ciclo restrittivo potrebbe avere sui loro portafogli”: è il commento di James Dilworth, CEO di Allianz Global Investors Europe.