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Studi e ricerche
Euler Hermes: trend economico nel Mediterraneo e nei Paesi del Golfo, le opportunità per le esportazioni italiane
Le evoluzioni economiche registrate nei paesi del Mediterraneo e del Golfo (GCC) nonché le loro implicazioni per quanto riguarda le esportazioni di prodotti italiani sono state descritte in una conferenza stampa tenuta da Euler Hermes.
L’analisi ha rappresentato un’anteprima introduttiva di uno studio regionale più approfondito, che il Gruppo pubblicherà il prossimo autunno.
Secondo le periodiche valutazioni di Coface sul Rischio Paese traccia il quadro dell’Italia che risente da sette trimestri consecutivi della contrazione del Pil. Nel 2012, la crescita era in calo del -2,4% e dovrebbe subire un ulteriore ribasso pari a -1,7% nel 2013 (contro il -0,6% dell’Eurozona).
Lo scorso 28 giugno a Matera si è svolta un'importante iniziativa promossa dai distretti Uea di Puglia e Basilicata, che ha visto la realizzazione di un convegno e la sottoscrizione di un protocollo di partenariato tra Uea e la Camera di Commercio locale, finalizzato alla promozione della cultura assicurativa e a favorire la crescita delle imprese. Due questioni di particolare interesse per la categoria, una partnership strategica per il territorio, e un pubblico attento e partecipato, hanno animato un appassionato dibattito dimostrando ancora una volta la capacità di Uea di trattare con competenza e terzietà temi di grande interesse per gli intermediari professionali.
L’automobile per gli italiani si sa, è come la seconda pelle, e dalle ultime ricerche dell’Osservatorio Linear dei Servizi si evince che sarà anche il mezzo più utilizzato per viaggiare in ottica estiva: ben il 63% degli intervistati infatti ha dichiarato che raggiungerà la meta della villeggiatura sulle quattro ruote. Lo scenario attuale della nostra Penisola è il seguente: sempre meno immatricolazioni in Italia, 116.209 ad aprile, contro le 130.321 dello stesso mese dell’anno precedente (dati Acea maggio 2013) e di riflesso parco auto sempre più “anziano” (come stima Continental), che si traduce in 1 auto inquinante su tre circolanti (33%) costituite da autovetture euro 0, euro 1 ed euro 2, ovvero da automobili immatricolate prima del 2001 oltretutto dotate di livelli di sicurezza e di inquinamento ovviamente superati rispetto a quelli di più recente produzione.
I portafogli degli italiani sembrano non essere adeguati per affrontare l’età pensionabile e per raggiungere obiettivi di lungo periodo. È questa la preoccupante sintesi di una ricerca condotta da Natixis Global Asset Management (NGAM) a livello internazionale che ha coinvolto oltre 500 investitori istituzionali, prevalentemente del mondo previdenziale pubblico e privato, di cui 40 nel nostro paese. L’85% degli investitori ritiene che gli italiani non abbiano sufficienti risorse per affrontare il proprio futuro e per garantirsi un buon tenore di vita durante l’età pensionabile.
Consumi interni bloccati e deboli prospettive di crescita: è questo lo scenario che ormai negli ultimi anni contraddistingue l’andamento dell’economia del nostro Paese che mette in difficoltà soprattutto le piccole e medie imprese. Guardare verso nuovi mercati continua a rappresentare la giusta opportunità di crescita. E i dati, infatti, confermano che l’export sta diventando sempre più rilevante per il futuro delle imprese italiane.
False credenze e miti da sfatare: l’influenza dell’alcol sul proprio corpo e i relativi tempi di smaltimento sono argomenti ancora soggetti a fantasiose interpretazioni e la corretta informazione non è mai abbastanza.
Il sondaggio realizzato da Direct Line evidenzia un quadro dominato da leggende metropolitane e “rimedi della nonna” che ben poco hanno a che fare con la realtà. Nella pratica l’assimilazione e lo smaltimento delle sostanze alcoliche sono caratteristiche estremamente personali e frutto di parecchie variabili non sempre calcolabili e identificabili con facilità.
La crisi non allenta la presa sui bilanci delle famiglie italiane, che però non rinunciano a progettare e a risparmiare per raggiungere i propri obiettivi. Perde appeal il mattone, superato per la prima volta nelle preferenze di investimento degli italiani dai prodotti finanziari, vuoi perché è alle spalle la fase più grave della crisi del debito nell'Eurozona, vuoi per la disponibilità sul mercato di una rosa di soluzioni innovative e "su misura" in base alle proprie esigenze. Tutto questo rivela la quarta edizione dell’Osservatorio ANIMA (la terza risale a gennaio di quest’anno), la rilevazione realizzata sul risparmio delle famiglie da ANIMA Sgr, il maggior operatore indipendente del risparmio gestito italiano, in collaborazione con la società di ricerche di mercato GfK Eurisko.
L’Osservatorio Assicurazioni Auto di Segugio.it rileva un’impennata nel tasso di disoccupazione tra coloro che hanno richiesto una polizza, cresciuti del 24% da inizio anno
La crisi economica spinge alla ricerca di strumenti innovativi per risparmiare sull'assicurazione auto. Secondo l'ultima edizione dell’Osservatorio mensile di Segugio.it, comparatore di assicurazioni online e di finanziamenti del Gruppo MutuiOnline, leader in Italia nella comparazione multimarca e nell’intermediazione di prodotti di credito ed assicurativi, tra gli automobilisti in cerca di un’assicurazione il tasso di disoccupazione ha subito una forte impennata proprio negli ultimi mesi.
Non si tratta di semplice disattenzione, semmai di un’attitudine psico-fisica. In pratica, dal momento in cui ci si siede al posto di guida di un’automobile si assume più o meno inconsapevolmente una prospettiva sbilanciata, molto focalizzata sulle altre automobili, che diventano l’unità di misura dello spazio circostante a discapito degli altri attori della scena. E i ciclisti diventano improvvisamente invisibili e a rischio di incidente.
Quasi 9 italiani su 10 sono convinti che il clima sia cambiato negli ultimi 20 anni e sono i più preoccupati dalle conseguenze del cambiamento climatico (92%, livello più alto fra i paesi europei); maggiore è la consapevolezza dei giovani sul fenomeno e sulle sue conseguenze (l’87% delle persone dai 18 ai 24 a livello globale, rispetto a una media del 75%). Secondo gli intervistati, le risposte al fenomeno devono essere comuni (il 77%). Anche le compagnie assicurative possono avere un ruolo nel ridurne i rischi correlati (65% contro il 61% della media globale).
Un post al volante può davvero costare caro, soprattutto se si sottovalutano i rischi che si corrono quando ci si distrae alla guida. Sempre attenta al tema della sicurezza stradale, Direct Line ha analizzato per il proprio Centro Studi e Documentazione i dati di un’allarmante ricerca sull’utilizzo del telefono al volante. Dallo studio emerge chiaramente come troppi italiani, ben il 17%, ancora utilizzino il cellulare mentre sono impegnati alla guida. Il dato, inoltre, si impenna fino al 24% del campione se si considera la fascia di età più giovane, dai 18 ai 24 anni.
In Europa sembra prevalere la tesi dei paesi nordici che invocano l'azzeramento delle provvigioni delle mandanti, ma quali ripercussioni può comportare questo modello per gli intermediari e quali vantaggi per il consumatore? Filippo Gariglio, presidente di Uea, propone un'analisi della questione e rilancia il tema dell'etica in vista del prossimo 40° Congresso Nazionale dell'Unione Europea Assicuratori.
Italiani popolo di sedentari. Il 40% degli italiani over 30 ammette di non fare mai alcun tipo di attività fisica o al massimo in maniera del tutto sporadica. Una istantanea impietosa sul nostro stile di vita che emerge da la nuova indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza ed assicurazione sanitaria.
Se nei film americani sono i motel il luogo preferito per riposarsi durante un lungo viaggio, nel Bel Paese invece il luogo preferito è senz’altro l’auto!
Un sondaggio del Centro Studi e Documentazione Direct Line rileva infatti che l’auto è stata usata dal 50% degli italiani almeno una volta nella vita come giaciglio di fortuna per riposare e riprendersi dalla stanchezza.