Cyber Attack
Sono sempre più frequenti gli attacchi che colpiscono le aziende tramite i fornitori con cui collaborano. I dati aziendali vengono generalmente condivisi con più terze parti che includono service provider, partner, fornitori e filiali.
L’80% dei sinistri informatici registrati nella region Continental Europe (CE) nel 2020 è stato causato da eventi volontari, un valore in crescita rispetto al 70% rilevato nel 2019. In crescita anche gli attacchi ransomware, il 32% del totale dei sinistri cyber denunciati lo scorso anno (un numero più che raddoppiato rispetto al 14% rilevato nel periodo 2016-2020). Complessivamente, nel corso del 2020 le richieste di risarcimento nel campo delle assicurazioni informatiche in tutta la region Continental Europe sono aumentate dell'8%.
Uno studio realizzato da F-Secure tra aziende di tutto il mondo nel primo semestre 2021, evidenzia come il 33% delle e-mail segnalate dai dipendenti come sospette sono tentativi di phishing.
Nei primi sette mesi del 2021 il numero di utenti attaccati da QakBot, un potente trojan bancario, è cresciuto del 65% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Oltre a essere sempre più frequenti e dannosi, gli ultimi attacchi ransomware sono sempre più caratterizzati dalla “double extortion”, ovvero la richiesta di un doppio riscatto.
Anche i pm antiterrorismo al lavoro sull’attacco hacker che nei giorni scorsi ha mandato in tilt i sistemi della Regione Lazio, bloccando gran parte dei dati presenti nel Centro Elaborazione Dati.
In media ogni azienda subisce circa 15 attacchi cyber via e-mail al mese. È il risultato di uno studio di Barracuda Essentials, società specializzata in strumenti di sicurezza, che dimostra come la maggior parte dei tentativi di intrusione nei sistemi aziendali sia portata attraverso e-mail ingannevoli.
È ormai pandemia digitale. Il broker assicurativo Howden ha pubblicato un report che esamina l’attuale situazione del mercato assicurativo cyber, ormai flagellato dal dilagare degli attacchi ransomware, dall’aumento dei tassi del comparto e dalla costante evoluzione normativa.
Preoccupa il forte incremento di attacchi ransomware che continuano a essere una delle minacce informatiche più preoccupanti, soprattutto per l’Italia che è uno dei Paesi più colpiti.
Lo studio “Global Security Insights” realizzato da Vmware ascoltando a fine 2020 3.542 responsabili informatici (Cio, Ciso e Cto) di imprese operanti in 14 Paesi, l’81% delle aziende ha subìto lo scorso anno almeno un attacco cyber.
Cedere alle pressioni degli hacker dopo aver subito un attacco ransomware e pagare il riscatto richiesto è una scelta doppiamente sbagliata. Infatti, secondo il “Cybereason Global Ransomware Study”, l’80% di chi decide di pagare per vedersi restituiti i dati sottratti o cifrati, viene successivamente colpito da un secondo attacco e in quasi la metà è stata colpita dallo stesso gruppo di cyber criminali.
McDonald’s Corp., la più grande catena di ristoranti fast food al mondo, ha dichiarato di aver subito un attacco esterno in Corea del Sud e Taiwan con violazione dei dati sensibili riguardanti informazioni su clienti e dipendenti.
Il giro d’affari della pirateria web in Europa ammonta a circa 1 miliardi di euro, secondo le stime contenute in un recente studio realizzato da Euipo, l’ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale.
Il provider britannico One Call Insurance con sede a Doncaster comunica di aver subito un attacco ransomware, “ma grazie ai nostri potenti sistemi di backup siamo stati in grado di ripristinare velocemente tutti i servizi per i nostri assicurati che possono comunicare con noi tramite live chat o con il portale clienti che sono attivi e funzionanti in un ambiente nuovo rispetto al precedente”, spiega la società in un comunicato, spiegando di avere esteso l’orario di apertura del servizio clienti per poter assistere il maggior numero di persone.
La pandemia ha offerto maggiori occasioni agli hacker per compiere le proprie attività criminali, di pari passo con un uso più intenso del web da parte di una platea allargata di utenti.