Cyber Attack
L’organizzazione internazionale che assegna gli indirizzi Internet (ICANN) ha reso noto che in tutto il mondo sono in corso massicci attacchi informatici contro i domini Internet. Sono attacchi che consistono “nell’apportare modifiche non autorizzate” agli indirizzi e nel “sostituire gli indirizzi dei server autorizzati” con indirizzi di macchine controllate dagli aggressori, si legge in un comunicato.
Il 2018 è stato l’anno peggiore di sempre per la sicurezza informatica. Un record che ormai viene battuto ogni anno. Il rapporto 2019 del Clusit, l’associazione italiana per la sicurezza informatica, conferma l’impetuosa crescita del cyber crime a livello globale che prosegue ininterrotta dal 2011 a oggi. Nel 2018 sono stati censiti 1.552 attacchi gravi, con una media di 129 episodi al mese, vale a dire quasi il 37,7% in più rispetto al 2017.
Secondo un nuovo studio del progetto Cyber Risk Management (CyRiM), un attacco ransomware globale potrebbe costare alle imprese europee fino a 76 miliardi di dollari. CyRiM è un’iniziativa pubblica-privata con sede a Singapore, della quale i Lloyd’s sono tra i soci fondatori, che si occupa di valutare i rischi cyber a livello mondiale.
Si svolgerà a Pisa dal 12 al 15 febbraio “ItaSec19”, la terza conferenza nazionale sulla sicurezza informatica.
Uno studio realizzato da Accenture su scala mondiale stima in 5.200 miliardi di dollari i costi addizionali e i mancati ricavi delle aziende nell’arco dei prossimi cinque anni dovuti ai cyber-attacchi. Una cifra enorme che riflette la dipendenza da modelli di business abilitati da Internet che oggi è largamente superiore all’abilità di introdurre misure di sicurezza adeguate in grado di proteggere asset strategici.
È nuovamente in corso, in queste ore, una massiccia attività di spamming a scopo estorsivo che, ancora una volta, viene perpetrata mediante l’invio di email in cui gli utenti vengono informati dell’hackeraggio del proprio sistema operativo e dell’account di posta elettronica.
L’azienda alimentare americana Mondelez, che comprende marchi come Milka e Toblerone (cioccolato), Kaba (cacao) o Philadelphia (formaggio), ha citato in giudizio il suo assicuratore Zurich. Il motivo? La compagnia elvetica nega il risarcimento da oltre 100 milioni di dollari causato al colosso alimentare da un attacco cyber risalente all’estate 2017, quando migliaia di computer di tutto il mondo furono vittime di attacchi di ransomware.
Il tema della tutela di smartphone, computer, portafogli di criptovalute o siti internet sta assumendo un’importanza centrale per i consumatori. Gli esperti di G DATA azzardano alcune previsioni per l’anno che verrà: per il 2019 gli utenti Android possono attendersi attacchi molto più sofisticati e anche chi si avvale di servizi di online banking dovrà stare attento a tentativi di truffa molto più articolati.
La nuova frontiera dei cyber criminali si chiama “sextortion”. Succede sempre più spesso di vedersi arrivare email da persone sconosciute che affermano di essere in possesso di informazioni compromettenti, con la minaccia di segnalare numerose attività illecite.
Gli attacchi informatici e la perdita/violazione dei dati dominano la lista dei pericoli più temuti dai dirigenti, a dimostrazione che i rischi informatici hanno ormai soppiantato le indagini di qualsiasi tipo nelle preoccupazioni del top management.
Utilizzare app dedicate al fitness per rubare soldi veri agli utenti. È questo l’ultimo caso di cyber crime.
Per Uber arriva una stangata da 1 milione di euro, frutto della doppia sanzione dei Regulator di Olanda e Regno Unito che hanno ritenuto la società colpevole di non aver protetto le informazioni riguardanti i suoi utenti e di non aver comunicato l’attacco cyber subito nel 2016 in cui furono sottratti i dati di milioni di clienti di tutto il mondo.
Attenzione a fare shopping online durante il Black Friday, perché i criminali cyber sono pronti a sfruttare l’evento. Per loro è infatti una grande opportunità per sfruttare la proliferazione di app per lo shopping mobile per guadagnare molti soldi facilmente.
Check Point Software Technologies il principale fornitore di soluzioni di cybersecurity a livello globale, ha pubblicato il Global Threat Index di settembre, rivelando un aumento di quasi il 400% di malware criptomining contro gli iPhone, utilizzando il malware Coinhive, che continua a occupare la prima posizione di questa speciale classifica dal dicembre 2017.
Secondo i dati elaborati dalla società di sicurezza Trend Micro, l’Italia si è classificata nona nel ranking globale dei Paesi in cui hanno origine attacchi o eventi legati alla cyber security. Secondo le rilevazioni sui dati raccolti ad agosto, i primi tre posti sono occupati da Russia, Stati Uniti ed Egitto.