Cyber Attack
Il 2018 è stato l’anno horribilis per la cyber security, considerato l’incremento (+38%) degli attacchi di grave entità registrati nel nostro Paese, per un totale di 1.152 attacchi gravi, circa 130 al mese, secondo l’ultimo Rapporto Clusit sulla sicurezza ICT.
Secondo un report di Chubb, i cyber criminali stanno prendendo sempre più di mira le piccole imprese.
La società di sicurezza Check Point ha scovato 200 app che mostravano annunci pubblicitari ingannevoli agli utenti. SimBad è il nuovo malware scoperto dai ricercatori di Check Point, presente all’interno di 206 applicazioni per smartphone Android. SimBad è un adware, un particolare virus che mostra pubblicità ingannevoli agli utenti in grado di rubare soldi e di rallentare le performance del dispositivo.
Cisco e Unimore hanno firmato un protocollo d’intesa per collaborare nelle attività di formazione, studio, ricerca, in particolare nel settore della cyber security. Lo hanno siglato l’amministratore delegato di Cisco Italia Agostino Santoni e il rettore dell’Università di Modena e Reggio Angelo Andrisano.
Attacchi hacker quintuplicati in un solo anno. È questo il dato più che allarmante che emerge dalla Relazione annuale dell’Intelligence italiana presentata in Parlamento.
L’organizzazione internazionale che assegna gli indirizzi Internet (ICANN) ha reso noto che in tutto il mondo sono in corso massicci attacchi informatici contro i domini Internet. Sono attacchi che consistono “nell’apportare modifiche non autorizzate” agli indirizzi e nel “sostituire gli indirizzi dei server autorizzati” con indirizzi di macchine controllate dagli aggressori, si legge in un comunicato.
Il 2018 è stato l’anno peggiore di sempre per la sicurezza informatica. Un record che ormai viene battuto ogni anno. Il rapporto 2019 del Clusit, l’associazione italiana per la sicurezza informatica, conferma l’impetuosa crescita del cyber crime a livello globale che prosegue ininterrotta dal 2011 a oggi. Nel 2018 sono stati censiti 1.552 attacchi gravi, con una media di 129 episodi al mese, vale a dire quasi il 37,7% in più rispetto al 2017.
Secondo un nuovo studio del progetto Cyber Risk Management (CyRiM), un attacco ransomware globale potrebbe costare alle imprese europee fino a 76 miliardi di dollari. CyRiM è un’iniziativa pubblica-privata con sede a Singapore, della quale i Lloyd’s sono tra i soci fondatori, che si occupa di valutare i rischi cyber a livello mondiale.
Si svolgerà a Pisa dal 12 al 15 febbraio “ItaSec19”, la terza conferenza nazionale sulla sicurezza informatica.
Uno studio realizzato da Accenture su scala mondiale stima in 5.200 miliardi di dollari i costi addizionali e i mancati ricavi delle aziende nell’arco dei prossimi cinque anni dovuti ai cyber-attacchi. Una cifra enorme che riflette la dipendenza da modelli di business abilitati da Internet che oggi è largamente superiore all’abilità di introdurre misure di sicurezza adeguate in grado di proteggere asset strategici.
È nuovamente in corso, in queste ore, una massiccia attività di spamming a scopo estorsivo che, ancora una volta, viene perpetrata mediante l’invio di email in cui gli utenti vengono informati dell’hackeraggio del proprio sistema operativo e dell’account di posta elettronica.
L’azienda alimentare americana Mondelez, che comprende marchi come Milka e Toblerone (cioccolato), Kaba (cacao) o Philadelphia (formaggio), ha citato in giudizio il suo assicuratore Zurich. Il motivo? La compagnia elvetica nega il risarcimento da oltre 100 milioni di dollari causato al colosso alimentare da un attacco cyber risalente all’estate 2017, quando migliaia di computer di tutto il mondo furono vittime di attacchi di ransomware.
Il tema della tutela di smartphone, computer, portafogli di criptovalute o siti internet sta assumendo un’importanza centrale per i consumatori. Gli esperti di G DATA azzardano alcune previsioni per l’anno che verrà: per il 2019 gli utenti Android possono attendersi attacchi molto più sofisticati e anche chi si avvale di servizi di online banking dovrà stare attento a tentativi di truffa molto più articolati.
La nuova frontiera dei cyber criminali si chiama “sextortion”. Succede sempre più spesso di vedersi arrivare email da persone sconosciute che affermano di essere in possesso di informazioni compromettenti, con la minaccia di segnalare numerose attività illecite.
Gli attacchi informatici e la perdita/violazione dei dati dominano la lista dei pericoli più temuti dai dirigenti, a dimostrazione che i rischi informatici hanno ormai soppiantato le indagini di qualsiasi tipo nelle preoccupazioni del top management.