Cyber Attack
La Relazione annuale della Banca d’Italia dedica un capitolo al cyber risk, dove si rileva una grande eterogeneità nel sistema produttivo italiano circa la gestione e la consapevolezza del rischio cyber. La spesa mediana per impresa in misure difensive si colloca a 4.530 euro, circa il 15% della retribuzione annuale lorda di un lavoratore con mansioni non dirigenziali.
Il numero degli attacchi cyber è triplicato nell’ultimo anno e sono le banche e le assicurazioni a spendere di più per contrastare il cybercrime.
Blue Assistance, società di Reale Group specializzata nell’assistenza, lancia sul mercato il nuovo servizio “SOS Cyber” dedicato a tutelare le piccole e medie imprese dai rischi cyber.
Sono in deciso aumento gli attacchi DDoS rivolti alle infrastrutture. I dati riportati nell’ultimo Worldwide Infrastructure Security Report, studio che Netscout Arbor svolge ogni anno tra i professionisti della sicurezza, il 61% ha registrato attacchi all’infrastruttura di rete e il 52% ha dichiarato che i firewall o i dispositivi IPS hanno subito un’interruzione o hanno contribuito a causarla durante un attacco DDoS.
Il Gruppo NTT ha pubblicato il Global Threat Intelligence Report 2018, uno studio che raccoglie circa 6,1 trilioni di logs e 150 milioni di attacchi da parte di hacker di tutto il mondo.
I ricercatori di cyber security della società vpnMentor hanno scoperto due vulnerabilità critiche presenti in numerosi router residenziali Gpon che, se sfruttate in combinazione con successo possono consentire a un hacker di aggirare l’autenticazione del router ed eseguire comandi arbitrari, con conseguente totale compromissione del dispositivo.
Gli attacchi ransomware rimangono tra le più temibili minacce informatiche per le organizzazioni a livello mondiale. È quanto emerge dal Data Breach Investigations Report 2018 (Dbir), realizzato da Verizon.
Il dlgs sulla cyber security sarà uno dei provvedimenti su cui la commissione speciale di Camera e Senato dovrà lavorare (a Palazzo Madama la commissione è già stata costituita e questa settimana, mentre a Montecitorio la costituzione dovrebbe essere ormai prossima).
Le aziende di tutto il mondo sono chiamate a un deciso incremento dei loro investimenti in cyber security, pari a circa un terzo nell’arco dei prossimi quattro anni, per una spesa annua complessiva di circa 134 di dollari entro il 2022. È quanto emerge da un report di Juniper Research, dove si indica che il 70% della spesa sarà a carico delle aziende di medie dimensioni, a causa del fatto che sono diventate l’obiettivo principale degli attacchi della criminalità informatica.
Il virus Wannacry ha infettato anche gli impianti della Boeing, una delle maggiori aziende produttrice di aerei a livello globale.
Secondo i risultati di un recente studio accademico, intitolato Into the Web of Profit i proventi dell’attività annuale di cyber crime sono stimati in un range che va da 80 a 200 miliardi di dollari. Un mare di denaro illegale che viene regolarmente riciclato sui mercati di tutto il mondo.
Secondo un report della società giapponese di information technology NTT DATA, ci vogliono mediamente 74 giorni perché un’azienda possa riprendersi da una violazione di cyber security, mentre serve 1 milione di euro per risanare la situazione dopo un attacco informatico, senza considerare i costi di immagine, fiducia e reputazione del brand nei confronti di clienti attuali e potenziali.
I danni da cyber crime hanno toccato livelli record nel 2017, difficilmente immaginabili pochi anni fa.
La mole di dati sensibili detenuti dall’industria assicurativa la rende tra gli obiettivi preferiti dagli hacker e dai cyber criminali. Ciò significa che le compagnie dovranno fare i conti con una crescita di attacchi cyber, secondo Gareth Lindahl-Wise, direttore della società di Cyber security, ITC Secure.
Secondo uno studio realizzato da McAfee-Csis, la criminalità informatica costa 600 miliardi di dollari all’anno in tutto il mondo.