Cyber Attack
Esiste un divario significativo tra le imprese sulla percezione del rischio cyber e sulla loro capacità di gestire l’emergenza.
Gli attacchi cyber su larga scala andati a segno lo scorso anno hanno ribadito la necessità di costruire organizzazioni cyber resilienti, secondo la settima edizione di “BCI Horizon Scan 2018”, studio annuale realizzato dal Business Continuity Institute e BSI che valuta lo stato di 657 organizzazioni in tutto il mondo.
Ha preso il via a Milano “Itasec18”, la seconda conferenza italiana sulla sicurezza informatica organizzata dal Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (Cini), che richiama tutti gli esperti del settore.
I ricercatori di Kaspersky Lab hanno rilevato gravi vulnerabilità nel sistema di gestione delle licenze Hardware Against Software Piracy (HASP), largamente utilizzato negli ambienti aziendali e ICS per l’attivazione di software con licenza. Il numero dei sistemi colpiti dalla vulnerabilità potrebbe ammontare a più di centinaia di migliaia in tutto il mondo.
Secondo la ventesima edizione della EY Global Information Security Survey (GISS), Cybersecurity regained: preparing to face cyber attacks le imprese ritengono di essere in una situazione di elevato rischio di attacchi informatici.
Il 2017 è stato secondo gli esperti l’anno dei ransomware che hanno rimpinguato le tasche dei cyber criminali. Una ondata che continuerà a caratterizzare anche il 2018.
Nel corso del 2017 si sono registrati 1.006 casi di cyber attack a siti web istituzionali del nostro Paese e a infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale. Sono numeri della Polizia Postale che segnala come nell’anno appena concluso siano state condotte 68 indagini in questo ambito, per un totale di 33 persone denunciate e 2 arresti, i fratelli Giulio e Francesca Maria Occhionero.
Se nel mondo assicurativo c’è un argomento che ha invaso ogni tavolo di discussione durante il 2017 questo è sicuramente stato il cyber risk. Un tema finito sotto i riflettori anche per via degli attacchi in grande stile come Petya e WannaCry che hanno acceso l’interesse anche dei più distratti sul potenziale distruttivo di simili azioni.
Molte aziende “stanno investendo in sicurezza informatica indipendentemente dal ROI (il 63% nel 2017 rispetto al 56% del 2016), il costo medio di un incidente di sicurezza informatica è in crescita”.
La crescita mondiale del Cyber crime produce ogni giorno danni sempre più gravi agli scambi commerciali e alle istituzioni pubbliche e il sistema delle imprese italiane corre ai ripari.
L’attacco hacker che nel 2013 ha colpito miliardi di account di Yahoo è stato più grave di quanto si pensasse. Sono infatti stati coinvolti tutti gli account del gruppo, ora di proprietà di Verizon, che ha comunicato ieri sera l’aggiornamento sulla vicenda.
Un notevole incremento nelle attività di una nuova variante di ransomware denominata SynAck (o Syn Ack) è stato rilevato dagli esperti di sicurezza di Bleeping Computer. Il malware, individuato per la prima volta il 3 agosto scorso, ha avuto il suo picco di diffusione la scorsa settimana in diverse aree geografiche, prevalentemente in: Stati Uniti, Sud America (Brasile e Argentina), Europa (Regno Unito, Svizzera, Belgio), Asia (India, Singapore, Indonesia), Australia.
Axa Insurance Singapore rende noto di aver subito un pesante attacco informatico che ha violato i dati personali di 4.500 clienti. Con una comunicazione via posta elettronica, l’ufficio di data protection della compagnia ha informato le persone interessate informandole che la violazione dei dati ha riguardato gli utenti che utilizzano il portale health della compagnia.
Secondo la rilevazione Global Threat Impact Index di giugno realizzata da Check Point Software Technologies, l’Italia è il 42° Paese al mondo più attaccato dagli hacker. Un peggioramento di ben otto posizioni (era al 50° posto nella precedente rilevazione) che certifica la crescente esposizione di aziende, amministrazione pubblica e cittadini ai cyber risk.
Un cyber attack di portata mondiale potrebbe causare perdite economiche del valore di 53 miliardi di dollari. Una somma enorme, più o meno simile agli effetti prodotti nel 2012 dal ciclone Sandy.