Germania
Generali ha portato a termine la cessione dell’intera partecipazione detenuta in Generali Belgium SA ad Athora Holding Ltd., secondo le intese sottoscritte nello scorso mese di aprile.
Berkshire Hathaway Specialty Insurance (BHSI) ha ampliato la sua presenza in Germania con l’apertura di un nuovo ufficio a Monaco che va ad aggiungersi a quello già attivo a Dusseldorf.
Il Cda di Assicurazioni Generali e il Consiglio di Sorveglianza di Generali Deutschland hanno dato il loro via libera alla cessione della quota di maggioranza di Generali Leben a Viridium Gruppe, società tedesca specializzata nella gestione dei portafogli Vita. Viridium è a sua volta controllata della società di private equity Cinven, e da Hannover Re.
La mobile bank tedesca N26 ha raccolto 160 milioni di dollari con un finanziamento sotto la co-guida del colosso cinese di internet Tencent Holdings e di Allianz X, divisione di investimento digitale del gruppo Allianz. Si tratta del maggiore finanziamento di equity (non Ipo) del settore fintech finora registrato in Germania e uno dei maggiori in Europa.
Un tribunale regionale tedesco ha dichiarato che le impostazioni predefinite sulla privacy e l’utilizzo dei dati personali da parte di Facebook sono contrarie ai diritti dei consumatori tedeschi. La sentenza emessa dal tribunale apre nuovi scenari che potrebbero rivoluzionare l’utilizzo di Facebook e le modalità di accesso da parte degli utenti.
Allianz non ha alcuna intenzione di cedere attività vita sul mercato tedesco, secondo quello che invece sembrerebbe il trend dei principali competitor.
Generali Deutschland, controllata tedesca del gruppo triestino guidata da Giovanni Liverani, ha chiuso l’esercizio 2016 con un utile operativo da record a 847 milioni di euro (+7% rispetto al 2015), nonostante le difficili condizioni del mercato.
I segnali per lo sviluppo economico futuro della Germania sono promettenti, con un alto livello di stabilità.
La prima indagine di Coface sul comportamento di pagamento in Germania, su un campione di più di 850 imprese, rivela che, nonostante la solidità economica del paese, circa l’84% delle imprese sono colpite da ritardi di pagamento da parte dei loro clienti.
L’ondata di maltempo che ha colpito l’Europa continentale nelle ultime settimane sembra intenzionata a lasciare pesanti conseguenze dietro di sé. Le compagnie assicurative tedesche si troveranno infatti a fare i conti con costi molto più alti del previsto, in seguito alle inondazioni che si stanno abbattendo sulla Germania dalla fine di maggio.
L’aumento dei rischi all’esportazione a cui le imprese tedesche devono far fronte, ostacola le performance di crescita. In ragione delle relazioni commerciali solide con i mercati emergenti, la Germania è fortemente esposta alle debolezze strutturali e cicliche che interessano queste economie. «Queste influenze esterne al momento hanno un impatto negativo, poiché la crescita delle esportazioni destinate ai mercati emergenti sta diminuendo ed è minore della domanda proveniente dalle economie avanzate», ha spiegato Mario Jung, Economista Coface per la regione Nord Europa.
Le Generali hanno raggiunto un accordo con i sindacati del Gruppo sugli esuberi in Germania che permetterà alla compagnia triestina di attuare il nuovo piano strategico messo a punto per il mercato tedesco. Il documento firmato dalle controparti stabilisce infatti gli elementi principali relativi alle garanzie occupazionali e al piano sociale di accompagnamento.
Zurich Insurance Group ha in programma un deciso piano di riduzione della forza lavoro in Germania. Si parla di circa 500 dipendenti su una squadra composta attualmente da circa 5.000 persone.
La Germania alle prese con il boom dei furti di biciclette. Sembrerebbe una cronaca d’altri tempi e invece proprio nel principale paese europeo i ladri di biciclette sono tornati di moda.
Lasciare la bicicletta legata al palo, andare a fare una commissione, tornare e non trovarla più. In Germania è diventato un vero e proprio incubo. Nel corso dell’ultimo anno i furti delle due ruote sono infatti schizzati a livelli impensabili, tanto è vero che nel 2014 le assicurazioni hanno dovuto risarcire i proprietari per circa 100 milioni di euro, oltre il 10% in più rispetto all’anno precedente.