Moody's
A Moody’s piace la decisione dei big player assicurativi come Allianz, Axa, Swiss Re, Munich Re e Zurich di ridurre coperture e investimenti nelle imprese operanti nel settore delle energie fossili e in particolare nel carbone.
Fino a questo momento l’impatto del Coronavirus sui conti economici degli assicuratori è stato molto limitato ma, secondo Moody’s, il mercato rimane comunque a rischio disruption sulla base della portata di possibili ulteriori contagi.
Con l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea si apre ora un periodo di transizione, che durerà fino alla fine dell’anno, per consentire alle due parti di trovare un accordo commerciale che possa regolare i loro rapporti in futuro. E le società britanniche del settore finanziario, assicurazioni comprese, devono essere pronte a tutto. Anche all’eventualità che non venga raggiunto nessun accordo.
Le prospettive per il mercato globale delle assicurazioni vita sono stabili, riflettendo la solidità dei parametri di capitale, gli investimenti relativamente conservativi e gli sforzi nell’adattare i prodotti al contesto di bassi tassi di interesse.
Per il terzo anno di fila, l’agenzia di rating internazionale Moody’s assegna un “outlook” stabile alle compagnie di assicurazioni italiane, grazie ai robusti utili, alla moderata crescita dei premi nei rami Danni e al favorevole mutamento nel mix aziendale nel comparto Vita.
Gli analisti di Moody’s danno un giudizio negativo sulle prospettive del settore assicurativo europeo chiamato a fare i conti con le forti pressioni che gravano sulla redditività e sulla solvibilità a causa del periodo di tassi d’interesse “ultra-bassi”, con l’incertezza macro-economica e con la crescente complessità legata all’adozione di criteri ambientali, sociali e di governance (Esg).
Moody’s ha confermato il rating A3 di solidità finanziaria assicurativa di tutte le entità operative che formano Generali Germany, il cui outlook resta stabile.
Il principale rischio per gli assicuratori europei sono sempre i tassi d’interesse. Lo conferma lo studio sulle assicurazioni EMEA che Moody’s svolge a cadenza biennale che sottolinea anche il ruolo dell’Internet of Things (IoT), destinato a sconvolgere il settore.
Moody’s assegna un outlook stabile al comparto assicurativo danni di tutto il mondo, grazie alla solidità patrimoniale complessiva e all’attenzione nella sottoscrizione dei rischi che vanno a controbilanciare le crescenti richieste di risarcimenti.
La società di rating Moody’s mantiene stabile l’outlook per i settori Vita e Danni in Italia: le sostenute vendite di prodotti unit-linked, che hanno controbilanciato il calo delle vendite dei prodotti tradizionali di risparmio, daranno sostegno alla redditività del comparto Vita, spiega Moody’s in una nota, mentre resteranno robusti gli utili nei Danni nonostante una moderata riduzione.
L’agenzia di rating internazionale Moody’s conferma a stabile l’outlook per il settore assicurativo europeo a fronte della solida crescita economica che favorisce la vendita di polizze e del probabile graduale aumento dei tassi d’interesse.
Migliora il giudizio di Moody’s sulle assicurazioni danni francesi. La società di rating ha infatti alzato da “negativo” a “stabile” l’outlook per il settore Danni in Francia, grazie soprattutto all’aumento dei prezzi delle coperture e alla minore frequenza dei sinistri nell’assicurazione auto.
Dopo il downgrade del rating sovrano dell’Italia, Moody’s interviene su tre gruppi assicurativi. L’agenzia ha confermato il rating Ifs di Assicurazioni Generali a Baa1. Contestualmente, Moody’s ha confermato il rating degli strumenti di debito emessi o garantiti da Generali (Baa2 senior debt; Baa3 senior subordinated debt; Ba1(hyb) junior subordinated debt). L’outlook è stabile.
Le prospettive per l’industria internazionale della riassicurazione rimangono stabili nei prossimi 12-18 mesi, per via di bilanci solidi, del processo di consolidamento del settore attraverso fusioni e acquisizioni e ai maggiori profitti.
Moody’s ha alzato il rating sul debito senior unsecured di Unipol Gruppo da “Ba2” a “Ba13 a seguito di un cambio nella metodologia sul merito di credito, come si apprende da una nota.